REDAZIONE GROSSETO

Turismo a due velocità. Calo generale in Maremma. A pagare di più è la zona sud

Quasi 270mila pernottamenti in meno sulla Costa d’Argento rispetto all’anno scorso. Le associazioni di categoria chiedono un tavolo di confronto tra tutti gli "attori".

Una leggera flessione negli arrivi e una più consistente nei pernottamenti. È quanto emerge dalla relazione del Centro studi turistici che ha analizzato, su input Confesercenti e Confcommercio, i dati della stagione turistica 2023. I dati sono stati presentati all’assemblea dei sindaci della Maremma in Provincia, alla presenza del presidente Francesco Limatola, dell’assessore regionale Leonardo Marras, dei due direttori di Confesercenti e Confcommercio Andrea Biondi e Gabriella Orlando. Le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (al netto delle locazioni turistiche) della Provincia di Grosseto hanno registrato una flessione del numero di arrivi turistici (-75 mila) e dei pernottamenti (-400 mila) rispetto al 2022.

La maggior flessione rispetto al 2022 ha riguardato l’Ambito Maremma Sud con una flessione del numero di arrivi turistici (-63mila, pari al - 8,8%) e dei pernottamenti (-267mila pari al -8,8%). L’ambito Maremma Nord vede la flessione del numero di arrivi turistici (-12mila pari al -2,6%) e dei pernottamenti (-118mila pari al -4,6%). Sull’Amiata la flessione riguarda il numero di arrivi turistici (-12mila pari al -4,8%) ed una crescita dei pernottamenti (-35mila pari al +14,5%). La durata media dei soggiorni è stata di 4,7 notti, in linea con il dato dello scorso anno. Nel 2023, i turisti italiani (-8,7%) hanno generato il 70,2% delle presenze complessive, gli stranieri (-1,4%) sono arrivati al 29,8% (rispettivamente il 71,8% ed il 28,2% nel 2022). Il settore alberghiero (-9,8%) nel 2023 ha generato il 24% delle presenze complessive, l’extralberghiero (-5,6%) e` arrivato al 76% (rispettivamente il 24,8% ed il 75,2% nel 2022). "Confesercenti e Confcommercio hanno richiesto questo incontro al presidente della Provincia, Francesco Limatola, per avere un tavolo di confronto tra chi rappresenta le aziende del commercio e del turismo e le pubbliche amministrazioni locali, e avere anche un luogo di dialogo tra i tre ambiti turistici (Maremma nord, sud, e Amiata), visto che è fondamentale avere una cabina di regia, un management, un gruppo dirigente della comunità del turismo – afferma il direttore Confesercenti Andrea Biondi –. È una comunità diffusa una comunità difficile da governare perché la nostra provincia spazia dall’entroterra, dalla montagna fino al mare; ma questa è anche la nostra ricchezza, che dobbiamo coltivare per fare leva per lo sviluppo turistico del nostro territorio della Maremma Toscana e avere un’offerta maggiore di prodotti di rete". "Il coinvolgimento da parte della pubblica amministrazione, rispetto ai rappresentanti delle imprese, è fondamentale – prosegue Biondi –e dall’altra parte sarà onere dei rappresentanti delle imprese svolgere un ruolo di stimolo e coordinamento nei confronti delle imprese associate". "Momenti di confronto e collaborazione come questi sono indispensabili per lavorare insieme e concentrare tutte le energie verso obiettivi comuni – afferma Gabriella Orlando direttrice provinciale di Confcommercio – Le nostre associazioni hanno il compito e il dovere di rappresentare le imprese del commercio e del turismo affinché tutto il sistema territoriale, con i suoi amministratori, riesca ad esprime il massimo delle proprie potenzialità. Le nostre sono rappresentanze istituzionali, che agiscono da raccordo tra il variegato insieme delle imprese del turismo e tutti i livelli di amministrazione e governo". "Esprimiamo forte soddisfazione – affermano i presidenti di Confesercenti e Confcommercio Giovanni Caso e Giulio Gennari –. Lo studio che abbiamo presentato crediamo che abbia dato l’input e gli stimoli determinanti e fondamentali alla pubblica amministrazione. Le associazioni di categoria insieme hanno dimostrato l’impegno nei confronti della pubblica amministrazione e ci aspettiamo che la pubblica amministrazione dimostri lo stesso nei confronti delle associazioni di categoria che svolgono un ruolo intermediario determinante per l’interlocuzione tra pubblico e privato".