Cornea, niente più trapianto: la rivoluzione con un'iniezione di cellule

Grosseto, il professor Edward Holland presenta un'importante novità in campo sanitario

Il professor Vincenzo Sarnicola insieme al dottor Shigeru Kinoshita

Il professor Vincenzo Sarnicola insieme al dottor Shigeru Kinoshita

Grosseto, 16 ottobre 2021 - Un’iniezione di cellule endoteliali coltivate in laboratorio al posto di un trapianto di cornea: è il tema del convegno di domani, al teatro degli Industri di Grosseto, in occasione del ventennale della Clinica degli Occhi Sarnicola.

Si parlerà della scoperta, probabilmente più importante, degli ultimi 100 anni, nella chirurgia corneale. Una semplice iniezione nella camera anteriore dell’occhio, potrà, anzi già può negli Stati Uniti, sostituire il più complesso intervento di trapianto endoteliale.

Il trapianto endoteliale, cioè il trapianto del solo foglietto interno della cornea e non di tutta la cornea, è ancora una recente invenzione che ha notevolmente ridotto le complicanze e migliorato le sopravvivenze rispetto al trapianto di cornea a tutto spessore.

Ma ora i risultati miglioreranno ancora, l’invasività della tecnica si ridurrà ancora di più, così come i rischi e le complicanze, e da un solo donatore si potranno curare fino a settantacinque occhi. Un traguardo fantastico. La ricerca, condotta in Giappone dal dottor Shigeru Kinoshita, premiato anche in Italia, proprio a Grosseto, all’Hotel Principina, durante l’edizione nel 2017 del XVI congresso internazionale della Società Internazionale Cornea, Staminali, Superficie Oculare, nella sua applicazione sull’uomo, ha consentito il recupero della trasparenza corneale in undici occhi.

E di recente la sperimentazione sull’uomo è stata trasferita negli Stati Uniti. Sotto l’egida della "Food and Drug Administration" si sta ora completando la fase 2 di sperimentazione, sempre sull’uomo. Nel 2022 ci saranno i trials internazionali multicentrici della fase 3, a cui seguirà la diffusione in larga scala della nuova tecnica.

Il professor Edward Holland, professore alla Cincinnati University, "padre" della chirurgia corneale, autore del trattato "Cornea", testo di riferimento per tutti gli esperti della cornea, coordina l’intera ricerca. E sarà proprio il dottor Holland a tenere una lettura magistrale al teatro degli Industri, dove racconterà lo stato dell’arte e il prossimo impiego clinico in larga scala nell’uomo. Ci saranno altre due brevi letture introduttive sulla storia e l’evoluzione del trapianto di cornea dal 1700 ad oggi, dell’equipe della Clinica Sarnicola.

Le malattie corneali che potranno trarre beneficio da questa tecnica sono soprattutto "la distrofia endoteliale di Fuchs", una malattia ereditaria che esprime la sua patologia frequentemente nella terza età, e la "cheratopatia bollosa", un non raro esaurimento della "funzione endoteliale" legato a chirurgie complesse precedenti. Quanti sono questi pazienti? Insieme rappresentano circa il 40% dei trapianti. Un vero capovolgimento Copernicano della chirurgia del trapianto di cornea.

E’ prevista la partecipazione ad una tavola rotonda, conseguente alla lettura magistrale, del ministro dei rapporti con le Regioni Maria Stella Gelmini, dell’assessore regionale Leonardo Marras, del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, della consigliera regionale Donatella Spadi, dell’onorevole Paolo Russo, del presidente dell’Ordine dei medici Paola Pasqualini.

Un evento straordinario per la nostra città, praticamente l’anteprima europea di una scoperta che già sta meravigliando il mondo intero. E non solo dell’oculistica. Coordina l’incontro Giancarlo Capecchi.