Sono indagati per terrorismo. E hanno vissuto a Roccastrada. Si trratta di due pakistani, individuati dalla Digos di Genova, che ha coordinato le indagini sulla cellula, che colpì il giornale satirico Charlie Hebdo, con l’attentato sanguinario del 7 gennaio del 2015 dove morirono 12 persone, cadute sotto il fuoco di fondamentalisti islamici. Un’operazione che ha portato a 7 arresti. Uno degli arrestati è stato preso a Firenze. I due che invece vivevano a Roccastrada, attenzionati dalla Digos di Grosseto, hanno lasciato la provincia da tempo. Già da novembre la Digos di Genova aveva individuato le due persone che vivevano in Maremma: erano stati, tra l’altro, anche ospitati da alcuni connazionali e avevano lavorato come operai agricoli nella zona. Secondo la Digos di Genova, la cellula terroristica, chiamata "Gabar", sarebbe stata operativa anche a Roccastrada e sarebbe riconducibile a Hassan Momhoud, l’uomo che si presentò con una mannaia di fronte all’edificio che aveva ospitato Charlie Hebdo. I due uomini in Maremma si spostavano, secondo la Digos, con una Bmw nera ed erano seguiti dai poliziotti grossetani. Ma poi hanno lasciato la provincia e hanno fatto perdere le proprie tracce. Uno dei due uomini è ritenuto essere il capo della cellula terroristica in Maremma. Al momento sono sei le persone arrestate in Italia e uno in Spagna.
CronacaTerrorismo, a Roccastrada il capo della cellula maremmana