Era un passo che voleva fare da tempo. E da domani, Giacomo Cerboni, siederà sui banchi del Gruppo Misto di Minoranza dopo aver lasciato il gruppo Lega. Un altro piccolo terremoto che va dunque a minare gli equilibri già precari della maggioranza dopo la cacciata di Sara Minozzi.
Un addio annunciato?
"Quando un partito nazionale che ha una forza propria e dei luoghi dove farla valere, viene mortificato da dinamiche territoriali, vuol dire che perde il senso di esistere. E dunque, perchè bisogna starci?".
La coalizione che guida Grosseto è dunque inutile?
"La maggioranza un problema, è inutile continuare a negarlo. Invece di allargare il proprio consenso, si va nella direzione di non urtare l’umore di alcuni. Nel 2016 il nostro obiettivo era quello di aggregare e non c’era l’impronta forte dei partiti. Invece adesso se qualcuno viene messo alla porta va bene lo stesso. E dunque non posso stare in un progetto politico per cui ho chiesto il voto ma non dove non posso fare quello che mi viene chiesto. Le persone che mi hanno votato hanno bisogno di capire come mai il mio nome deve essere associato ad una serie di comportamenti che vediamo ogni giorno. Sia etici che programmatici. La domanda da fare sarebbe un’altra: esiste una visione politica per il futuro di questa città che non siano i lavori del Pnrr?".
Che futuro vede per questa maggioranza?
"Mi pare che siano tutti attaccati a non far saltare la pentola, che però sta bollendo. Nessuno vuole perdere la poltrona che ha. Basta pensare a Fausto Turbanti: quando fu scaricato da Maremma Migliore non è andato a casa, ma è rimasto in giunta. Avrei dovuto votare no. Sarebbe stato un problema in meno".
E adesso, Cerboni, che farà?
"Scendo dal carro dei vincitori, ma non starò zitto. Continuerò a svolgere il mio ruolo, ma per la mia città. Va ricordato che non ho mai fatto mancare il mio voto. Ci sono sempre stato a differenza di altri. Mi piacerebbe dare un contributo nel merito. Ma non voglio più essere associato a queste persone".
Sarà Fabrizio Rossi il candidato sindaco?
"E’ un ambizione che sta coltivando. Ma il mio pensiero non è mai interessato alla coalizione e quindi non conta".
Matteo Alfieri