
Terrarossa, ancora problemi Il Fiora scrive alla Regione "Situazioni critiche e gravi"
"Dai primi giorni di gestione stanno emergendo situazioni oggettivamente critiche e in taluni casi anche gravi, omesse dal precedente gestore". Inizia così la lettera spedita oltre un mese fa da Acquedotto del Fiora a Regione Toscana e Arpat dopo le ricognizioni effettuate al depuratore di Terrarossa a Monte Argentario. La linea chimico-fisica e di quella biologica dell’impianto di depurazione delle acque reflue, nel dicembre del 2022, era stata sequestrata dalla Procura grossetana: quattro le persone indagate per inquinamento ambientale, mancata osservazione dell’autorizzazione integrata ambientale e gestione illecita dei rifiuti. Il provvedimento fu eseguito dalla Polizia giudiziaria della Procura di Grosseto insieme ai carabinieri forestali e all’Arpat. Dall’impianto sarebbero finiti nella laguna di Orbetello, nella parte di Ponente, fanghi con metalli pesanti, "cagionando un significativo deterioramento". Le verifiche hanno riguardato la gestione dell’impianto con particolare attenzione al trattamento dei fanghi in entrata e al loro smaltimento. Fu appurato che "i rifiuti di ingresso all’impianto a volte non avevano caratteristiche idonee per essere ricevuti e trattati in impianto, perché contenenti metalli pesanti e sostanze pericolose". Fu anche accertato "l’utilizzo nel trattamento chimico-fisico di prodotti chimici mai autorizzati dalla Regione Toscana ed in alcuni casi scaduti".
Esiti di campionamenti che evidenziarono il superamento dei limiti per fenoli, aldeidi, alluminio e zinco. La situazione attuale però non è migliorata. Lo si evince dalle ricognizioni effettuate dal nuovo gestore, ovvero Adf, dal 23 maggio al 16 giugno. Durante la mappatura degli scarichi nella Laguna sono stati trovati "quattro casi in cui la situazione è assolutamente grave – si legge nella lettera – ovvero di 3 pompe presenti nella camera di raccolta dei reflui, ce n’è solo una funzionante, oltremodo vetusta. Questa stazione si sollevamento ha un troppo pieno con possibile rischio di scarico in Laguna". Criticità rilevate anche a Santa Liberata, dove "c’è una situazione di sporcizia grave e di deposito materiale da almeno due anni", poi a Terrarossa dove c’è la "stazione adibita ad inviare a mare le acque depurate in emergenza verso la Laguna. Di 4 pompe che dovrebbero esserci ce ne sono solo 2. E’ necessario intervenire immediatamente. Si segnala – si legge – che rispetto a 4 immissioni in Laguna o in mare autorizzate dall’Aia, ce ne potrebbero essere in numero superiore. Si segnala anche che sono state scoperte 2 tubazioni di scarico non autorizzate e non presenti nell’Aia". Il resoconto di Adf sul telecontrollo è infine disarmante: "Di circa 60 sollevamenti nessuno era interfacciato, 14 non funzionano", poi l’"80% delle pompe non è attivo". Ci sono poi rifiuti sommersi in vari punti di sollevamento tra cui bombole, "olii esausti, sacchi di inerti".