MARIA VITTORIA GAVIANO
Cronaca

Tecnologie e inclusione. Teatro senza alcuna barriera

Presentato il dispositivo che consente un perfetto ascolto dei dialoghi anche alle persone con deficit di udito: è stato ideato a Grosseto .

Presentato il dispositivo che consente un perfetto ascolto dei dialoghi anche alle persone con deficit di udito: è stato ideato a Grosseto .

Presentato il dispositivo che consente un perfetto ascolto dei dialoghi anche alle persone con deficit di udito: è stato ideato a Grosseto .

Se un progetto funziona ci sono tanti modi per vederlo. Ad esempio questa volta la conferma passa dal sorriso e dagli occhi di una mamma che finalmente adesso sa che sua figlia potrà vivere esattamente come gli altri l’esperienza teatrale. Paola Butelli è la mamma di Anna, quattordicenne che ama il teatro. Anna però ha un deficit sensoriale uditivo e non poteva godere appieno della meraviglia che può regalare uno spettacolo teatrale. Allora nasce la richiesta della mamma, che si interfaccia con il primo cittadino per avere un teatro più inclusivo.

"E’ un grande passo nell’abbattimento delle barriere – dice Butelli –, è importante dare ai ragazzi sordi la possibilità di poter fare una vita normale". "Grazie a questa tecnologia riesco a sentire gli spettacoli con voce più chiara – spiega Anna –. L’esperienza mi porta a sentire come gli altri". Nasce dunque un progetto pilota di livello nazionale promosso dall’assessorato alla Cultura di Grosseto.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione della ditta "Lucespettacolo" e dell’ingegnere del suono Luca Giannerini, con il contributo di Davide Bechis dell’Associazione portatori di impianto cocleare (Aipc), di Mariano Genovese, dirigente delle professioni sanitarie dell’Asl Toscana Sud Est, anche audioprotesista, di alcune aziende specializzate in impianti protesici, ed è stato avviato nel novembre 2024.

La tecnologia messa a punto si chiama "Auracast" e si basa su un dispositivo che può inviare contenuti audio a più ricevitori contemporaneamente (e senza limitazione di numero), fra i quali – appunto – impianti cocleari e apparecchi acustici indossati da persone non udenti. E lo stesso segnale può essere inviato anche ad altri dispositivi audio, come cuffie e altoparlanti.

"Siamo riusciti a diventare un punto di riferimento con questo progetto – afferma l’assessore alla Cultura, Luca Agresti – che deve guardare alla civiltà perchè unisce la cultura al sociale. Oggi possiamo dire con orgoglio che il nostro teatro è più aperto e accessibile, offrendo un’esperienza unica e completa anche a chi vive con una disabilità sensoriale".

Al fianco di Anna e Paola anche la logopedista Iris Lolini, che da anni segue Anna nel suo percorso.

Maria Vittoria Gaviano