GROSSETO
Contro la decisione di dedicare una via ad Almirante, il gruppo consiliare del Pd non vuole mollare la presa e per questo ieri mattina il consigliere comunale Stefano Rosini, forte del fatto che per intitolare vie e piazze è necessaria l’autorizzazione del prefetto, ha chiesto agli uffici comunali di avere la documentazione del nulla osta della Prefettura, il numero di protocollo dell’atto emesso con la data di emissione e la data dell’invio al Prefetto della delibera stessa con l’indicazione del numero di protocollo. Ma a Rosini è stata data questa risposta: "Non abbiamo nessun nulla osta della prefettura". "Ma è evidente – afferma Rosini – che la deliberazione della giunta potrà avere attuazione solo se ci sarà l’autorizzazione della Prefettura. E il prefetto non potrà non prendere in considerazione le manifestazioni di dissenso già espresse da larga parte del mondo sindacale, dell’associazionismo e della società civile. Oggi non c’è nessun motivo per dividere la nostra comunità civica e Grosseto non ha bisogno di avere tensioni". Sulla vicenda, intanto proseguono gli interventi. "La vicenda politica di Giorgio Almirante si sviluppa attraverso tre fasi: gli anni del regime fascista, la breve stagione della Repubblica Sociale, il lungo periodo dell’Italia repubblicana – dice Luciana Rocchi dell’Isgrec –. Sulla base di questi dati, appare assolutamente inesistente quella condizione di memoria di un personaggio da proporre come esempio per le nuove generazioni, se il razzismo è ancora da considerarsi una piaga orrenda e attuale. Né è accettabile proporre quella di Almirante come memoria. Si impegnò nella campagna razziale negli anni del regime, come dirigente della Rsi manifestò intransigenza e durezza nel ruolo di dirigente e infine la sua sostanziale continuità tra l’impegno politico fascista e quello successivo alla nascita dell’Italia repubblicana e democratica". "Giorgio Almirante è stato un fascista della peggior specie: un razzista, un antisemita, un fucilatore di partigian" aggiunge Francesco Ladu di Potere al Popolo.