Mangiare bene e mangiare cibi sani aiuta a vivere meglio, lo stesso vale per i malati oncologici. Proprio per questi pazienti così fragili e sensibili è bene monitorare la terapia nutrizionale perché ciò può migliorare l’efficacia delle cure e dunque la qualità della vita.
Si tratta di un lavoro multidisciplinare ed è fondamentale perché c’è correlazione fra alimentazione e tumori e una dieta corretta è importante anche per chi si cura. I numeri, in questo caso, parlano chiaro: si stima che il 30% dei malati oncologici sia malnutrito già alla diagnosi. L’Uosd Nutrizione clinica della Asl Toscana sud est, stima che circa il 20% dei malati non superi la malattia proprio per le gravi conseguenze della malnutrizione. Le conseguenze della malnutrizione sono di vario tipo, si va dal prolungamento della permanenza in ospedale dopo gli interventi chirurgici all’aumento delle complicanze post operatorie, dall’incremento del rischio di sviluppare tossicità durante i trattamenti oncologici attivi e della conseguente necessità di interromperli o ridurne l’intensità, rischiando di ridurre il tasso di risposta. Oltre a questi c’è pure il rischio di un aumento della mortalità ed il peggioramento dello stato funzionale e della qualità di vita.
L’Azienda Usl Toscana Sud Est, recependo le Linee di indirizzo sui percorsi nutrizionali nei pazienti oncologici del Ministero della Salute del 2017 e recentemente le raccomandazioni cliniche "Percorsi nutrizionali per i pazienti oncologici" dell’Ispro del 2024, ha ormai attivo da anni un percorso nutrizionale che vede in primis coinvolti la Nutrizione clinica e la Dietetica professionale. La perdita di peso, l’anoressia e la perdita di massa muscolare sono aspetti legati al tipo di tumore, alle terapie che comportano nausea e difficoltà digestive come la chemioterapia, oltre che all’impatto psicologico che una diagnosi di tumore comporta. Questi aspetti vanno affrontati con un percorso adeguato che parte dalla valutazione del rischio nutrizionale, passa dall’assessment con esami bioumoriali e anche strumentali, per poi prevedere la modifica della dieta, la prescrizione di supplementi calorici fino alla vera e propria nutrizione artificiale per via enterale o parenterale. Gli ambulatori dell’Asl Toscana sud est sono dislocati in quasi tutti i 13 presìdi dell’Azienda e prevedono prestazioni sia dietetiche che di nutrizione clinica, erogate da dietisti, medici e biologi nutrizionisti. Le valutazioni e le prestazioni vengono naturalmente erogate anche in regime di ricovero o a domicilio. L’invio o la segnalazione può avvenire da parte del medico oncologo, del chirurgo o di altri specialisti ma anche del medico di medicina generale. Il gruppo oncologico multidisciplinare, è un altro momento per intercettare i casi a rischio malnutrizione o già malnutriti.