
Il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola
GROSSETO Quasi quattro milioni in meno nel biennio 2025-2026 e -6,7 milioni con il taglio del 2029. La sicurezza delle strade provinciali è messa a rischio dai tagli drammatici imposti dalla Legge di Bilancio e dal "Milleproroghe" ai programmi di investimento che erano stati assegnati alle Province. "La riduzione si attesta al 50% su tutti i fondi fino al 2029 – ha detto il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola - e a quasi la stessa percentuale per le risorse che erano state assegnate alle Province dal 2030 al 2036. Nel caso specifico per la Provincia di Grosseto il taglio ammonta a circa 3,15 milioni di euro sulla manutenzione straordinaria delle strade. Una cifra importante considerando che gestiamo una rete viaria di oltre 1800 chilometri. Le riduzioni inizieranno già da quest’anno, con 200mila euro in meno, ma il taglio drastico di 2,75 milioni di euro arriverà nel 2029". Limatola va anche oltre: "Abbiamo bloccato l’accordo quadro per alcune asfaltature ma adesso saremo costretti a rivederlo. L’assurdità – prosegue – è che questa scelta scellerata è stata adottata per reperire risorse da destinare alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera che, così com’è concepita, rischia di penalizzare gravemente 107 Province italiane, a cui nel prossimo quinquennio verranno sottratti un miliardo e mezzo di euro, prelevati direttamente dal fondo ministeriale destinato alle manutenzioni straordinarie della viabilità".Tagli che hanno fatto crescere l’allarme anche nei costruttori: "Quella in provincia di Grosseto – ha aggiunto il presidente di Ance Toscana, Rossano Massai – è la principale rete stradale utilizzata dai cittadini e dalle imprese, fondamentale per lo stesso sviluppo socio-economico dei territori, soprattutto in una terra come quella toscana composta da aree interne, collinari e montane. La scelta fatta mette a rischio la sicurezza e la stessa mobilità delle persone, considerato l’impatto devastante che in certe province gli eventi estremi meteorologici degli ultimi tempi hanno causato". Secondo Massai il taglio "rischia di bloccare interventi strategici programmati e per quali è stata fatta la progettazione, quindi pronti da cantierare, ma soprattutto interrompe bruscamente le opere avviate in questi primi 5 mesi del 2025, che risultano scoperte finanziariamente, con grandi preoccupazioni per la tenuta economica e finanziaria delle imprese e delle province. La scelta ci preoccupa anche sul fronte occupazionale, vista la contrazione del mercato dovuta alla progressiva chiusura delle misure straordinarie del Pnrr e dei bonus in edilizia". IIl 50% dei tagli allarma anche Massimo De Blasis, presidente provinciale di Ance: "Queste scelte potrebbero comportare anche negatività economiche per le imprese impegnate nei lavori stradali che sono ad alta concentrazione occupazionale - ha detto – Stiamo avendo costanti contatti d’incontro con i vertici del Governo, richiedendo una risoluzione concreta affinchè si giunga ad una modifica sulle attuali decisioni assunte, che non penalizzino ulteriormente gli investimenti a favore degli enti territoriali e ricercando altre specifiche risorse per le coperture".