Grosseto, 19 novembre 2022 - "Si è uccisa lanciandosi dal terrazzo? Non ci credo". Il dramma di Stefania Lala, 40enne trovata morta ieri mattina di fronte alla sua casa, stravolge tutte le persone che la conoscevano. Poca voglia di parlare, ma idee chiare su quello che potrebbe essere accaduto a quella donna benvoluta da tutti. Poche ore prima di essere trovata in un lago di sangue, era stata vista ("tranquilla e serena, come sempre" racconta una vicina di casa) accompagnare intorno alle 8 di mattina i due figli a scuola (frequentano le elementari che si trovano in via Anco Marzio): E per chi ha avuto modo di salutarla e scambiare qualche parola, non lasciava trasparire disagi. "Stefania era una ragazza tranquilla – racconta una delle donne che la conoscevano – viveva per lavorare e per accudire i suoi figli. Problemi? Assolutamente no. Sapevo che si era lasciata dal marito e da una sua precedente storia, ma non ha mai fatto una parola e mai ha avuto un attimo di cedimento". In pochi credono che abbia deciso di togliersi la vita. "Stamani era tranquilla – racconta proprio una donna che abita nella stessa scala ma solo al piano inferiore –. Ero in casa e non ho sentito niente. Non mi sono accorta di nulla. Solo quando è arrivato il corriere ho sentito urlare, e la donna che abita al piano terra mi ha detto quello che era accaduto. Poi è arrivato il 112". Il medici dell’urgenza, al loro arrivo, hanno tentato un disperato tentativo di rianimarla, ma è stato tutto inutile. Stefania Lala era già morta per le ferite riportate alla testa.
"Mi sembra strano che ci sia stata un’aggressione vista l’ora – chiosa invece un anziano che abita nel palazzo accanto – ma non mi stupirei se fosse andata davvero così. Questo quartiere è dimenticato e la zona interna della stazione è ormai regno di spacciatori di tutti i tipi. In questa zona la sera è pericoloso uscire. Non si sa mica chi si incontra. Se questa donna fosse stata davvero aggredita ci sarebbe da temere per tutti quanti noi".
M.Alf.