
Proteste, a Castiglione della Pescaia, per il ristringimento di alcune spiagge libere. Molti vacanzieri che hanno la seconda casa nella ’Piccola svizzera’ quest’anno hanno notato come alcuni tratti di spiaggia libera che erano in prossimità delle loro abitazioni siano stati notevolmente ristretti per consentire un allargamento ai vicini stabilimenti balneari.
"Si tratta di una violazione della libertà e dei diritti dei cittadini" tuona una signora, che evidenzia come le persone anziane per poter frequentare la spiaggia siano adesso costrette a percorrere molte decine di metri prima di arrivare a uno spazio libero che garantisca un minimo di privacy, ma sopratutto la necessaria sicurezza antiCovid. La foto che pubblichiamo in alto si riferisce allo spazio fra i bagni Marco Polo e Granchio, dove si vede che non ci sono più di tre metri di larghezza.
"Quella fascia di spiaggia libera è stata pensata così per consentire l’arrivo sulla battigia, da dove, poi, i cittadini potranno raggiungere le due spiagge libere attigue ai bagni poste una a sinistra e una a destra degli stessi – spiega il sindaco Giancarlo Farnetani –. E si tratta di due spiagge libere molto grandi. A causa del Covid per il secondo anno consecutivo abbiamo deciso di dare la possibilità ai bagnetti di allargarsi per consentire di mettere un numero di ombrelloni opportuno. In cambio abbiamo ottenuto il servizio di vigilanza antiCovid sulle spiagge libere grandi che sono davvero poco distanti".