
Una volante della polizia
Grosseto, 22 agosto 2019 - Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Grosseto nei confronti di cittadini del Marocco ed un'ordinanza di divieto di dimora in Toscana nei confronti di un altro straniero, nonché numerosi decreti di perquisizione: è questo il bilancio di attività eseguite, su richiesta della procura grossetana, da squadra mobile della questura in collaborazione coi colleghi di Brescia e di Monza, di personale del Reparto Prevenzione Crimine Toscana e di una unità cinofila della GdF in un'inchiesta per spaccio e detenzione di stupefacenti. Ancora ricercati altri quattro marocchini di cui tre destinatari della misura della custodia in carcere.
L'ordinanza è stata emessa all'esito di indagini avviate nel 2016 dalla squadra mobile di Grosseto in relazione ad una fiorente attività di spaccio di cocaina e hashish. L'operazione, denominata 'Blu Maremma', consentiva di raccogliere prove di attività illecite compiute tra gennaio 2015 ed aprile 2018 consistenti in numerose cessioni di hashish per quantitativi anche pari ad un chilo a settimana oltre ad una continua e costante attività di cessione al dettaglio sia di hashish sia di cocaina.
Depositi di droga sono stati trovati sotto terra e sotto il pietrisco della massicciata ferroviaria della linea Fs Tirrenica: sono stati complessivamente sequestrati 6,5 chili di hashish e sono state tratte in arresto, in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacente, quattro persone, trovate in possesso di hashish acquistata dai magrebini già raggiunti dalla polizia e portati in carcere.
Un marocchino invece è stato bloccato mentre portava a Grosseto circa 3 chili di hashish. Nel corso dell'attività è emerso che una delle persone sottoposte a provvedimento restrittivo effettuava cessioni di cocaina ad una tossicodipendente in cambio di rapporti sessuali. Complessivamente sono indagati 15 marocchini, probabilmente un clan molto unito capace di muoversi sul territorio nazionale e che aveva il centro dei suoi interessi illeciti a Grosseto.