Sospesa l’uccisione di mufloni al Giglio

Decisivo l’incontro tra la parlamentare animalista, Michela Brambilla, e il presidente del Parco dell’Arcipelago, Giampiero Sammuri

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di Sabino Zuppa

Vento di bonaccia, all’Isola del Giglio: sospeso l’abbattimento dei mufloni, decretato ed iniziato dal Parco dell’Arcipelago Toscano, a corredo di un’attività di cattura su cui in pochi facevano ormai più affidamento. Una tregua propiziata dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’ambiente che, dopo l’ascesa dell’attenzione mediatica sui primi spari (4 uccisioni di mufloni), ha incontrato due sere fa il presidente del Parco, Giampiero Sammuri, per provare ad individuare soluzioni alternative all’uccisione dei mufloni: "Gli animali sono salvi – ha annunciato lei – e questo è ciò che più importa. Sono felice di avere raggiunto questo grande risultato che mette la parola fine ad una situazione che aveva toccato la sensibilità non solo degli abitanti dell’Isola del Giglio ma di tutta l’opinione pubblica".

Secondo Michela Brambilla le possibili soluzioni allo studio sarebbero due: la prima il trasferimento degli animali in aree faunistiche dove sia loro garantita un’adeguata condizione di benessere, già individuate insieme a Sammuri, mentre la seconda consisterebbe nella permanenza dei mufloni sull’isola, ma in uno spazio recintato per limitarne l’impatto. Dopo la mobilitazione di molti gigliesi e degli animalisti, la stessa onorevole Brambilla aveva annunciato la presentazione di un esposto in procura e di un reclamo alla Corte dei Conti europea. "Con i fondi del progetto Ue, in parte già spesi per catturare alcuni mufloni e munirli di radiocollare si sarebbero potute eseguire le sterilizzazioni o i trasferimenti in aree faunistiche. E in ogni caso – ha insistito la parlamentare – non mi si venga raccontare che, nel XXI secolo, per allontanare da una piccola isola qualche decina di pecore selvatiche, bisogna per forza ammazzarle. Mi ritengo comunque soddisfatta di questo importante risultato ottenuto grazie al dialogo ed il confronto costruttivo con i vertici del Parco, che ringrazio, che sono stati determinanti insieme al sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, che ha contribuito a questa soluzione. Io sono e sarò sempre in prima linea, per essere la voce di chi voce non ha e per interpretare le istanze dei milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati". Dunque risolutivo il confronto diretto tra Sammuri e la parlamentare di Fi, che si è concluso con la decisione di fermare gli abbattimenti, disposizione immediatamente impartita al termine dell’incontro da Sammuri il quale, però, sembra escludere categoricamente la seconda ipotesi prospettata dalla Brambilla, che sarebbe la più gradita dal comitato locale Save Giglio. "Confermo l’incontro con l’onorevole e la sospensione dell’attività dei selecontrollori individuati per gli abbattimenti – dice Sammuri –. Nei prossimi giorni incontrerò anche alcune associazioni animaliste per parlare del tema e dell’attività di cattura dei mufloni. Ma sia chiaro fin da adesso, e lo ho già fatto presente all’incontro con la Brambilla, che si parte dal presupposto che quei mufloni dall’isola del Giglio devono essere rimossi. E’ questo un punto fondamentale, che esclude la seconda ipotesi prospettata, su cui si basa questo mio gesto di buona volontà di risolvere la situazione, sospendendo momentaneamente gli abbattimenti. Continueranno invece le catture che, comunque, non avevamo mai pensato di sospendere".