ALBERTO CELATA
Cronaca

Sistema Emergenza-Urgenza: un nuovo modello organizzativo. Più mezzi di soccorso e infermieri

Approvato il piano di riorganizzazione della Rete sul territorio della Asl Toscana Sud Est. Il direttore generale D’Urso: "Sarà in grado di garantire la stessa capacità di risposta ai bisogni dei cittadini"

Un'ambulanza (foto repertorio)

Un'ambulanza (foto repertorio)

Grosseto, 16 gennaio 2024 – ll piano di riorganizzazione dell’"Emergenza-Urgenza" parte da una ricognizione dello stato attuale delle diverse postazioni sul territorio aziendale, con la definizione provincia per provincia del numero e della tipologia di mezzo avanzato di soccorso, ovvero con personale medico, infermieristico o solo volontario, e ridefinisce la geografia della "rete", in linea con le disposizioni contenute nella delibera della Giunt regionale.

Il nuovo assetto porterà a un aumento complessivo delle postazioni di emergenza con contestuale potenziamento del personale infermieristico da destinare a questo servizio. In particolare, il progetto consentirà di avere in più tre mezzi di soccorso in totale nell’Asl Toscana Sud Est, con 7 ambulanze infermierizzate in più. Infine il numero di infermieri impiegati nei soccorsi aumenterà di circa 40 unità.

L’intervento avverrà in modo graduale per poterne monitorare l’andamento. A tale scopo è stata nominata una Commissione interna, composta dal direttore di Dipartimento Emergenza-Urgenza, Mauro Breggia, che lo presiede e dai direttori delle due Centrali Operative 118 della Sud est, che avrà anche il compito di riferire ogni sei mesi in merito allo stato di realizzazione alla Conferenza dei sindaci. Il piano ha ottenuto l’approvazione della Conferenza dei sindaci, dei Comitati di Specialistica ambulatoriale, Pediatria, Medicina generale, del Comitato di partecipazione, degli Ordini dei Medici e degli Infermieri, delle organizzazioni sindacali della Dirigenza, del Comparto e dei Confederali e Pensionati.

"La rimodulazione dei mezzi di soccorso avanzato, secondo le disposizioni regionali, garantisce la stessa capacità di risposta ai bisogni di salute e corrisponde agli standard di qualità e sicurezza previsti dalla normativa vigente – dice il dg dell’Asl, Antonio D’Urso –. La Rete, tra i vari vantaggi, permette un migliore intervento per la presa in carico di quelle patologie ‘First hour quintet’, ovvero le cinque patologie tempo dipendenti, tra cui arresto cardiaco, ictus, trauma grave, che per definizione necessitano di una presa in carico più rapida possibile, prima che le conseguenze siano irrecuperabili. Particolare beneficio ne potranno trarre le zone periferiche, meno prossime alle strutture ospedaliere di riferimento, che potranno contare sempre su un mezzo di soccorso avanzato: un mezzo per l’Emergenza con a bordo personale sanitario, medico o infermieristico, e volontari".