"Silenziati quando si celebra la libertà di parola"

L’opposizione denuncia che i suoi commenti sono stati cancellati dalla pagina Facebook del Comune

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Non cessano le polemiche su quanto accaduto mercoledì mattina in sala consiliare, in occasione dei festeggiamenti per la Festa della Toscana. L’Amministrazione comunale parla di festa ben riuscita ma il gruppo di opposizione "Tradizione e Innovazione", guidato da Samuele Pii (nella foto), non ci sta e contesta la versione descritta e diffusa dal Comune stesso. "L’amministrazione ha dipinto l’iniziativa come un gran successo, con un post entusiasta che non rispecchia la realtà dei fatti e senza sentire il bisogno di scusarsi per la grave disorganizzazione – ribadisce Samuele Pii – . Noi abbiamo provato a farlo presente all’Amministrazione comunale, anche commentando sotto il post apparso sulla pagina Facebook del Comune. Come se non bastasse i nostri commenti in merito al post sono stati cancellati per tre volte, fino a quando il Comune ha deciso di limitare i commenti. Li abbiamo fotografati e li abbiamo pubblicati sul nostro profilo Facebook".

Per il gruppo di minoranza oltre al danno, quello cioè compiuto dall’Amministrazione comunale, (colpevole, a suo avviso, di non aver saputo valorizzare la giornata), anche la beffa. "Il tema della festa quest’anno era la libertà di espressione sancita dall’articolo 21 della Costituzione – commenta Pii –. Libertà che a noi dell’opposizione è stata negata. Siamo stati silenziati nel giorno in cui si celebra la libertà di espressione. La definirei una censura disperata. Ricordo – prosegue – che il nostro gruppo è composto da consiglieri comunali che dovrebbero avere il diritto, come tutti i cittadini, di scrivere sulla pagina Facebook del Comune".

Nei commenti rimossi il gruppo di opposizione invitava l’Amministrazione comunale a chiedere scusa alla scuola, ai genitori e agli alunni. "L’organizzazione della festa è stata pessima – conclude Pii –. Niente microfoni, quando i bambini delle scuole sono arrivati hanno trovato la sala consiliare vuota e buia. Il sindaco e l’assessore alla cultura sono arrivati solo dopo essere stati sollecitati ed hanno trovato delle insegnanti, ovviamente, stupite e arrabbiate. Questa situazione l’hanno vissuta anche alcuni genitori che avevano preso dei permessi per essere presenti a quella che doveva essere una festa per tutti e invece non lo è stata per nessuno".

Nicola Ciuffoletti