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Sforza Cesarini, torna la storia Cento opere esposte al museo

Siglato l’accordo fra Comune e discendenti della casata. La "regia" di questa intesa. è del governatore Giani

Da oggi il Comune di Santa Fiora ha una responsabilità culturale in più: conservare e far conoscere la memoria di un illustre passato attraverso una collezione di dipinti e documenti finora sconosciuti al grande pubblico.

Ieri a Firenze, Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, e Francesco Sforza Cesarini, discendente del casato Sforza del ramo di Santa Fiora, che lega il suo nome a uno dei periodi più gloriosi della Contea di Santa Fiora, hanno firmato un accordo di programma.

Ispiratore dell’accordo è stato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha presentato il testo dell’intesa: Sforza Cesarini cederà al Comune amiatino in comodato d’uso per la durata di 15 anni la sua collezione privata di opere composta da ritratti, quadri, lettere, documenti. Si tratta di un patrimonio di grandissimo valore storico, scientifico e documentaristico che diverrà il nucleo centrale del progetto in corso per la musealizzazione di Palazzo Sforza Cesarini. Presenti anche l’assessore regionale Leonardo Marras e lo storico Michele Nucciotti dell’Università di Firenze.

"E’ un fatto significativo – ha detto Giani – che in un territorio come quello di Santa Fiora, dove la contea dai tempi degli Aldobrandeschi ha valorizzato la sua indipendenza che si è affermata nei secoli con gli Sforza prima e poi con gli Sforza Cesarini fino ad arrivare al Congresso di Vienna che ne sancì ufficialmente lo scioglimento, abbia oggi un museo con quasi 100 opere del patrimonio Sforza Cesarini che ne illustrano il percorso e la storia gloriosa. Questo museo sarà un grande elemento di richiamo per Santa Fiora e per i turisti che, sull’Amiata, potranno adesso godersi la ricchezza della storia in un museo di grandissimo significato e interesse".

"A breve andremo all’appalto per la ristrutturazione del Palazzo Sforza Cesarini – ha sottolineato Balocchi – ed è fondamentale che oltre al museo delle prigioni e alla torre dell’orologio, possiamo avere la disponibilità di materiale utile a raccontare la storia di Santa Fiora. Grazie anche alla lungimiranza e all’interesse del governatore Giani, sarà un museo civico sulla storia del nostro comune".

"Grazie alla sua intelligenza – dice Sforza Cesarini parlando di Balocchi – ed al presidente Giani, siamo riusciti a elaborare un progetto che consente di valorizzare opere che meritavano di essere esposte".

"Questo è un progetto di rigenerazione urbana – ha sottolineato l’assessore Leonardo Marras – fatto così bene che è riuscito a aggiudicarsi il contributo più alto in Toscana, tra tutti i progetti presentati".

Nicola Ciuffoletti