REDAZIONE GROSSETO

Secessione dal Giglio "Niente servizi a Giannutri Cambiamo Comune"

Alcuni cittadini voglio ’andare’ con l’Argentario. Cerulli: "Insieme è meglio". Ortelli: "Facciano gli oneri di urbanizzazione. Hanno lo scarico in fogna?".

Secessione dal Giglio "Niente servizi a Giannutri Cambiamo Comune"

Secessione. Una parola che rimbalza tra le onde di Giannutri, l’isola paradisiaca che si trova all’estremo sud dell’Arcipelago Toscano. E che ha dichiarto "guerra" al Giglio. Sì perchè una decina di residenti ha chiesto ufficialmente di cambiare Comune. E di passare sotto l’amministrazione di Monte Argentario. "Per il Giglio - hanno detto - non esistiamo: non ci sono servizi per chi abita sull’Isola".

Richieste che sono arrivate sulla scrivania del sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli. "Lungi da me l’idea di occupare militarmente Giannutri - inizia scherzando -. E’ chiaro che il problema degli abitanti dell’isola è logistico. Per il resto io sono dell’opinione che bisogna andare nella direzione del Comune unico: Giglio, Monte Argentario, Orbetello. Ma anche Capalbio e Magliano dovrebbero trovare le risorse per unirsi e dare vita ad una realtà, magari da chiamare Costa d’Argento".

Sergio Ortelli, primo cittadino del Giglio, invece non scherza per niente. E l’aria di secessione non gli piace per niente. "Questi signori che chiedono la secessione devono assumersi le loro responsabilità - inizia il primo cittadino del Giglio -: delle opere di urbanizzazione che avrebbero dovuto essere consegnate al Comune ancora non c’è traccia".

Ortelli ripercorre la storia: "Negli anni 70’ due aziende hanno edificato circa 170 unità immobiliari e avevano l’obbligo di fare anche le opere di urbanizzazione. Ciò non è accaduto perchè le aziende fallirono, non prima di aver venduto tutte le unità immobiliari. Pertanto i cittadini di Giannutri, tra cui anche questi che protestano, sono obbligati ad adempiere agli obblighi che richiamavano le due aziende".

Il Comune del Giglio - aggiunge Ortelli - ha comunque realizzato servizi che non c’erano mai stati. Basta ricordarne alcuni: come l’elisoccorso per l’assistenza sanitaria, il dissalatore per l’acqua potabile, la centrale elettrica pubblica, i servizi che ha realizzato il Parco, il trasporto pubblico marittimo e anche la pulizia delle cisterne Romane che abbiamo messo a norma e permette ai cittadini i di bere acqua potabile. Bisogna anche ricordare il centro servizi. Tutto questo realizzato nonostante persone che resistono".

"Ai signori che protestano - chiude Ortelli - domando se hanno tutti lo scarico in fogna. Altrimenti non potrebbero abitare dove adesso si trovano".