REDAZIONE GROSSETO

"Scuola di via Monte Bianco Ecco la verità sui lavori"

Carlo De Martis, capogruppo ‘Grosseto Città Aperta’: "Ho fatto l’accesso agli atti e le cose non stanno come ha detto il sindaco Vivarelli Colonna".

"Scuola di via Monte Bianco Ecco la verità sui lavori"

Con un video su Facebook del 9 febbraio il sindaco Vivarelli Collonna ha annunciato la soluzione, individuata dal Comune, per la scuola di via Monte Bianco, che sarà sottoposta a un intervento di demolizione e successiva ricostruzione grazie ai fondi del Pnrr. La soluzione è che gli alunni rimarranno dove sono per i tre anni lungo i quali si svolgeranno gli interventi edilizi. "Un annuncio – afferma Carlo De Martis, capogruppo in Consiglio comunale di ‘Grosseto Città Aperta’ – che ha riacuito le (comprensibili) ansie e preoccupazioni di genitori, alunni, insegnanti e dirigenti, che il sindaco ha cercato di parare lasciando intendere che a quella scelta fosse stato costretto da ritardi del Ministero".

Ma per De Martis le cose stanno diversamente. "Acquisendo gli atti del progetto della nuova scuola abbiamo appreso che l’8 giugno 2022 il Comune trasmetteva al Ministero una scheda nella quale era già previsto, e oltretutto individuata quale unica soluzione, che l’intervento di demolizione e ricostruzione sarebbe stato eseguito mantenendo l’intera attività scolastica in via Monte Bianco. Si legge infatti: ‘per consentire la continuità didattica altrimenti non possibile in quanto, questo ente, non ha la possibilità di ricollocare tutti i quasi 400 alunni attualmente presenti in altre strutture scolastiche’. Sorge spontanea la domanda: perché di questa decisione non sono stati immediatamente informati l’Ufficio scolastico provinciale, la dirigente scolastica, i docenti, il personale amministrativo e, soprattutto, le famiglie e gli studenti? Forse perché poteva apparire una scelta impopolare? E’ allora per questo che si è preferito rincorrere per mesi in modo schizofrenico le più disparate ipotesi, da quella assurda dello smembramento delle classi all’alternativa dei container (poi arenatesi perché ritenuta troppo onerosa dall’amministrazione, o almeno da una parte della maggioranza), il tutto inframezzato pure dalla ricerca affannosa di un immobile da prendere in affitto o acquistare attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico a ridosso della fine dell’anno? Ed ancora: se, dopo aver originariamente previsto il mantenimento dell’attività didattica in loco durante i lavori, si sono cercate opzioni alternative, questo significa che la stessa Amministrazione comunale non è poi così convinta di questa soluzione, che pure il sindaco ha sbandierato come ottimale nel video del 9 febbraio?".

"A questo punto – prosegue De Martis – il danno ormai è fatto. Le iscrizioni alla scuola di via Monte Bianco sono crollate, molte classi non potranno formarsi e, va da sé, a farne le spese saranno anche i docenti ‘perdenti posto’. Ma il danno più grande probabilmente è quello che tocca il rapporto fiduciario che deve sempre esserci, al di là dei colori politici, tra i cittadini e coloro che sono chiamati ad amministrare una comunità. Un rapporto fiduciario che questa vicenda ha inevitabilmente incrinato, e certo non aiutano le dichiarazioni rese alla stampa dall’assessore ai lavori pubblici Ginanneschi il quale ha bollato come ‘caciara’ le preoccupazioni che intorno alla vicenda sono state espresse da più parti".