
Scrivere a mano, una vera passione Alla Vico un progetto sulla calligrafia
"Quello che a noi adulti appare un gesto meccanico, la scrittura, se osservato nei bambini in età prescolare, diventa un vero miracolo. Guardare le piccole mani che reggono la penna, gli occhi fissi e concentrati sul foglio, i primi grafemi che appaiono, è qualcosa di emozionante, un’azione che permetterà loro di interpretare il mondo e di esprimere la propria interiorità nella forma non verbale più evoluta". A dirlo è la professoressa Margaret Calabria al termine del progetto sullo sviluppo della calligrafia tenutosi alla media Vico e da lei coordinato. "Pur ritenendo che il processo di digitalizzazione della scuola sia incontrovertibile, siamo convinti che la scrittura a mano dei nostri studenti vada stimolata". A parlare è il dirigente scolastico dell’IC5 Francesca Iovenitti, che ha attivato un corso di calligrafia con l’associazione calligrafica "Il Calamo". Dieci classi coinvolte, (prime e seconde), per un totale di 220 ragazzi e 50 ore di progetto. "L’entusiasmo e l’impegno dei ragazzi sono stati emozionanti, vedere così tanta passione ci dimostra ancora una volta che il recupero della scrittura a mano è segno che si fa sostanza". Di questo ne sono certi i formatori Ettore De Tora e Marco Moretti, che si sono dedicati al progetto con dedizione e passione contagiosa. "Incoraggiare la scrittura manuale, senza demonizzare pc, tablet e smartphone che devono affiancare, non sostituire, la modalità tradizionale di scrittura; accostarsi al nuovo senza rinunziare al vecchio, è la sfida che ha animato il nostro progetto, e che intendiamo proseguire l’anno prossimo – conclude la Ds Iovenitti –. Accogliere futuro e tecnologia senza rinunciare alla scrittura a mano, che è una preziosa alleata del pensiero".