NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Rinnovabili, legge al palo: "Aree non idonee, dubbi"

La recente risoluzione del Tar Lazio rimette in discussione le scelte del Governo. Simiani e Marras: "Negativo l’accentramento statale in questa materia".

La recente risoluzione del Tar Lazio rimette in discussione le scelte del Governo. Simiani e Marras: "Negativo l’accentramento statale in questa materia".

La recente risoluzione del Tar Lazio rimette in discussione le scelte del Governo. Simiani e Marras: "Negativo l’accentramento statale in questa materia".

GROSSETOLa provincia di Grosseto dovrà affrontare una fase di trasformazione energetica, con un aumento – più o meno significativo ci sarà da capirlo - di progetti relativi a impianti eolici e fotovoltaici. È una fase molto delicata dove una legge che determinerebbe in maniera esatta l’equilibrio tra energia e ambiente è più che mai fondamentale ed è anche per questo motivo che la decisione del Tar del Lazio di annullare il decreto ministeriale sulle aree idonee per le energie rinnovabili è stata accolta anche dai nostri territori con una certa preoccupazione. A fronte di un’avanzata prepotente di progetti di eolico e fotovoltaico, i cittadini maremmani e le istituzioni locali chiedono rispetto. Rispetto dell’ambiente, della storia e del volere degli abitanti. Alcuni progetti hanno fatto molto discutere, ad esempio quello che insiste su Scansano e Magliano in Toscana e quello di Pitigliano, altri invece hanno già ricevuto il diniego della Regione, come ad esempio quello che insisterebbe nel comune di Orbetello (zona San Donato). Anche in Maremma per quanto riguarda le rinnovabili insomma è fondamentale procedere in modo equilibrato, tenendo conto delle esigenze ambientali, paesaggistiche e sociali delle comunità locali. Ad oggi però, almeno per quanto riguarda il percorso utile alla definizione delle aree idonee allo sfruttamento delle rinnovabile è tutto da rifare. Il Tar del Lazio con una sentenza ha censurato in varie parti sostanziali il Decreto del 2024 con cui lo Stato assegnava alle regioni la pianificazione delle aree idonee e non idonee dove localizzare gli impianti industriali per la produzione di energia rinnovabile, come grandi aerogeneratori alti anche 250 metri o distese di pannelli fotovoltaici. Per Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, Leonardo Marras, assessore alle Attività produttive della Regione Toscana e Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto la decisione del Tar crea di fatto un imbarazzante e pericoloso vuoto normativo. "La Toscana – proseguono Simiani, Marras e Limatola - aveva in previsione la prossima settimana i passaggi nelle Commissioni consiliari prima di andare in Consiglio regionale: in sostanza viene vanificato un lavoro di concertazione che è andato avanti per mesi con la Giunta e il Consiglio regionale toscano, sui territori. Il governo ha due mesi di tempo per rivedere le proprie scelte e definire meglio la cornice entro la quale i privati possano legittimamente operare e le istituzioni locali salvaguardare il paesaggio e le proprie specificità ed eccellenze paesaggistiche". Simiani, Marras e Limatola proseguono e sottolineano che a parer loro, il rischio in questa fase è quello di un accentramento statale che vincoli e limiti la potestà decisionale regionale e renda omogenee situazioni molto differenti nel panorama nazionale. "Ogni regione – sottolineano - ha infatti contesti istituzionali, paesaggistici, culturali e produttivi molto differenti che dovrebbero essere tenuti presenti e valorizzati, assicurando il coinvolgimento di chi, poi, sul campo, si trova a gestire la transizione ecologica ed energetica".Nicola Ciuffoletti