Rigassificatore nel Golfo di Follonica, arriva un secco no

Il Pd: "Prima salvaguardare la filiera ittica e l’ambiente". Il sindaco Benini: "Escludiamo una piattaforma off-shore nelle nostre acque"

L’incontro in Regione per il rigassificatore nel mare del Golfo

L’incontro in Regione per il rigassificatore nel mare del Golfo

Follonica (Grosseto), 19 giugno 2022 - Riunione indetta dal presidente Eugenio Giani per discutere del posizionamento della nave rigassificatrice "Golar Tundra" nel porto di Piombino. Giani, nominato dal Governo commissario per la realizzazione dell’impianto di rigassificazione in Toscana, ha presentato un memorandum. Un progetto che interessa il Golfo di Follonica.

"Non possiamo non guardare con preoccupazione a questa scelta – inizia il Pd del Golfo – che sembra non tenere conto dell’ambiente che è santuario Pelagos per i cetacei, né della complessità territoriale e produttiva. Nel nostro Golfo, infatti, abbiamo il più grande insediamento di acquacoltura italiano, i cui prodotti si inseriscono nella filiera agroalimentare di qualità. Siamo assolutamente consapevoli dell’emergenza energetica che stiamo vivendo e di quanto sia strategico accompagnare l’Italia verso una parziale indipendenza dal gas russo; certo è che è deludente posizione del ministro Cingolani che, anziché lavorare ad un piano di rilancio che punti sulle rinnovabili e sulle nuove tecnologie, propone di sostituire il gas russo con gas di altra provenienza e col carbone".

Poi chiudono: "A oggi non si conoscono i dettagli del progetto. Ci sono due aspetti da coniugare tutela ambientale e tutela occupazionale: nel golfo di Follonica è presente uno dei più grandi impianti di acqua cultura Italiani oltre agli allevamenti di cozze e la piccola pesca che in totale contano più di 400 operatori, un tessuto che merita di essere valorizzato e preservato".

"La riunione ha senza dubbio dato molte delle risposte che mancavano – ha detto il sindaco di Follonica Andrea Benini – Possiamo escludere la possibilità di realizzazione di una piattaforma offshore nelle acque del Golfo di Follonica". "Non possiamo fidarci, a prescindere, dei tecnici Snam senza attivare, prima, tutti i caratteri di controllo necessari – ha aggiunto – Senza che gli organismi pubblici e di controllo svolgano appieno il proprio ruolo. Noi veniamo dalla vicenda sanguinosa e recentissima del vecchio inceneritore di Scarlino. Alla luce di questa micidiale esperienza per il rigassificatore deve esserci un iter vero, non predeterminato. Ancora non abbiamo le carte in mano e non dobbiamo dare nulla per scontato".