"No convinto al rigassificatore". Il Pd e la sinistra a fianco di Benini

Pieno sostegno alla lotta contro la struttura nel Golfo "Serve un iter trasparente con il territorio coinvolto"

La protesta contro il rigassificatore di Piombino

La protesta contro il rigassificatore di Piombino

Follonica, 3 luglio 2022 - «Sulla vicenda rigassificatore, da Follonica pieno sostegno al sindaco Benini". Lo sostengono convinti il Partito Democratico, PrimaVera Civica, Follonica a Sinistra per Andrea Benini e Rifondazione Comunista, partiti e movimenti che appoggiano politicamente il primo cittadino. "Nei giorni scorsi, il Partito Democratico, PrimaVera Civica e Follonica a Sinistra e Rifondazione comunista – aggiungono – si sono incontrate e si sono confrontate sul progetto presentato dal Governo nazionale per la collocazione di un impianto di rigassificazione a Piombino, all’interno del Golfo di Follonica.

Pur nelle loro diverse specificità e opinioni, le tre forze politiche sostengono con fermezza le richieste avanzate pubblicamente dal sindaco Andrea Benini". In particolare, aggiungono "chiediamo che gli Enti locali, compreso il Comune di Follonica, abbiano pieno accesso ai dati e ai dettagli tecnici relativi al progetto Snam, al fine di poter valutare puntualmente tutte le implicazioni e le problematicità della soluzione proposta sotto il profilo della sicurezza, ma anche per la potenziale interferenza con le altre attività economiche portuali e marittime presenti nel territorio. Pertanto chiediamo che le istituzioni locali, oltre al governo nazionale e al commissario ad hoc, individuato nel presidente della Regione, Eugenio Giani, siano da ora coinvolti a pieno nell’intero processo, che deve avere un iter assolutamente trasparente e obiettivo, per evitare che il territorio giochi un ruolo marginale".

Infine "ricordiamo che il sito di Piombino (così importante anche per Follonica) da troppi anni vive una crisi industriale e occupazionale – chiudono – e presenta altri problemi tuttora irrisolti, come, in particolare, la bonifica e il riuso produttivo delle aree inquinate e, in generale, la predisposizione di un futuro per la siderurgia e l’industria del territorio che dà lavoro a migliaia di persone in tutto il comprensorio. Tutte questioni che necessitano risposte reali e concrete in tempi brevi".