L’assessore allo Sport, Fabrizio Rossi, tuona contro il Grosseto calcio e chiede rispetto da parte della società. E Fabrizio Rossi, candidato anche al Parlamento, affida il suo pensiero al proprio profilo Facebook. "Avevamo detto che non c’erano pregiudizi nei confronti di nessuno e che avremmo giudicato solo i fatti. Adesso, i fatti parlano chiaro. Ma partiamo dall’inizio. A Natale dell’anno scorso, sotto l’albero, non pensavamo di trovare anche una nuova proprietà dell’Us Grosseto. Ma gli eventi erano già maturi per il cambio poiché, come detto più volte da Mario Ceri e ripetuto da Simone Ceri, la situazione debitoria non consentiva più un cammino sereno per il Grifone. Giusto e onesto è stato vendere; dire di continuare sarebbe stato bello ma impossibile, ma passare la mano è stata la scelta migliore. Non sapevamo chi sarebbe arrivato dopo. L’abbiamo conosciuto a cose fatte. Dopo i proclami del neo presidente Di Matteo, abbiamo voluto attendere i fatti, in termini di risultati, che non sono arrivati. Oltre all’amara retrocessione, abbiamo assistito a una vicenda societaria grottesca, che sembrava tuttavia aver avuto un epilogo felice con l’arrivo di Marco Nacciarriti e Luigi Cinelli". Ma dopo tre mesi, Invece, il nuovo colpo di scena nel giro di una settimana. "In pochi giorni – prosegue Rossi – siamo passati dalla lettera di infinito amore per Grosseto alla cessione ad altri sconosciuti. L’incontro con la stampa è stato l’ultimo triste episodio di imbarazzo, per non dire di peggio. Il presunto presidente, Salvatore Guida, che non conosciamo (anche in questa occasione nessuno ha interpellato l’Amministrazione comunale) subentra in una situazione dai contorni nebulosi e senza alcun concreto progetto. Per ciò che mi riguarda, dopo aver giudicato i fatti degli ultimi mesi, la misura è colma. Chi gioca nello stadio di proprietà del Comune, chi dispone delle chiavi del centro sportivo del Comune deve rispetto agli amministratori comunali ma soprattutto ai grossetani. Il Grosseto è della sua gente, degli sportivi e tifosi. Se pretendere rispetto è chiedere troppo, se il Grifone non vi interessa, restituitelo a noi. Ci adopereremo a consegnarlo a chi saprà meritare la considerazione del Comune e dei grossetani. È ora di parlare apertamente, basta prese in giro. Se non c’è interesse a portare avanti degnamente il Grosseto, dovete dirlo". E a quesro proposito da ieri in città circolano le voci di un probabile interessamento di Giovanni Lamioni (presidente di Atlante srl) all’acquisto del Grosseto. Dal diretto interessato nessuna conferma.