
Rapina a mano armata a Viterbo. Colpo a un distributore di benzina. Uno dei malviventi è di Sorano
È stato arrestato Guido Maratea un soranese di 53 anni per il reato di rapina a mano armata commessa a Viterbo lo scorso 12 giugno, ai danni di un distributore di carburanti. All’uomo adesso verrà applicato il dispositivo del braccialetto elettronico e intanto sono in corso ulteriori indagini per individuare eventuali altri responsabili del fatto delittuoso avvenuto nei giorni scorsi nel Lazio. Di sicuro Guido Maratea non era da solo perché, prima ancora di lui, era stata arrestata un altra persona individuata dalla Polizia come responsabile della rapina.
Ad arrestare il 53enne soranese è stato appunto il personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Viterbo. Maratea è stato complice nella rapina ai danni dei dipendenti del distributore di carburanti Ewa, per la quale era stato già arrestato il giorno stesso un altro responsabile, bloccato alla barriera autostradale di Roma Nord mentre stava tentando la fuga.
Gli accertamenti svolti dai poliziotti viterbesi, subito dopo l’arresto del primo rapinatore, permettevano di raccogliere utili elementi di prova a carico del secondo arrestato per la Procura della Repubblica di Viterbo, che coordina le indagini. Nella stessa ordinanza, poi, è stata disposta ed eseguita, la conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa inizialmente dal Giudice di Roma nei confronti del primo arrestato. La notizia dell’arresto di Guido Maratea ha sconvolto gli abitanti di Sorano, dove il 53enne vive e dove ora si trova agli arresti domicilari nella propria abitazione dove vive da solo.
L’uomo ha alle spalle una vita tuttl’altro che facile, segnata dal dramma della tossicodipendenza. Ma le indagini non si fermano qui, anzi si sono allargate anche ad altri comuni collinari, la polizia sarebbe infatti sulle tracce di un altro sospettato originario della Capitale.
Nicola Ciuffoletti