
"L’obiettivo di raggiungere il quorum è andato fallito, ma i referendum hanno di sicuro avuto il pregio di riportare al...
L’obiettivo di raggiungere il quorum è andato fallito, ma i referendum hanno di sicuro avuto il pregio di riportare al centro della discussione pubblica i temi del lavoro. Per questo il percorso che abbiamo davanti è ancora lungo e si dipanerà con tutti gli strumenti che il sindacato ha a disposizione".
E’ il commento di Monica Pagni (nella foto), segretaria generale della Cgil, che – dopo aver puntato il dito contro "l’evidente boicottaggio mediatico e istituzionale e la politicizzazione dello scontro" – sottolinea che "all’appello della Cgil hanno dato una risposta oltre 14 milioni di persone, i problemi delle quali nel mondo del lavoro non hanno trovato fin’ora rappresentanza al di fuori del sindacato". "Nella Toscana che ha registrato la partecipazione più alta in Italia ai 5 referendum – dice Pagni –, la provincia di Grosseto è quella con l’adesione più bassa ancorché del tutto dignitosa. Un dato che riflette la grande frammentazione del mondo del lavoro nella nostra realtà, con una parcellizzazione evidente del tessuto aziendale fatto di piccole e piccolissime imprese e un numero di lavoratori autonomi molto alto. Abbiamo fallito l’obiettivo del quorum in questo oggettivo quadro di difficoltà. Per questo la Cgil grossetana può andare orgogliosa del risultato che è ascrivibile in grandissima parte alla mobilitazione della propria macchina organizzativa e dei tanti volontari. Ciò detto, a fronte di 30mila lavoratori e pensionati iscritti alla nostra organizzazione, compresi quasi 4.000 stranieri che non votano, in provincia hanno preso parte al voto sui 5 referendum oltre 55mila persone. Non abbiamo ottenuto il risultato che auspicavamo, ma siamo convinti di aver fatto una battaglia giusta per l’emancipazione del mondo del lavoro e il rilancio della partecipazione democratica".