‘Questi ospedali siano appetibili per i professionisti’

Appello a Giani dell’esponente del Carroccio, che annuncia una visita al nosocomio e un incontro coi sindaci

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L’assenza di un medico dalle 17 alle 8 del mattino nel reparto di medicina generale dell’ospedale di Pitigliano, come denunciato dal Sindaco di Sorano Pierandrea Vanni, per la Lega rappresenta una criticità che "ne evidenzia un’altra grave: talvolta non hanno seguito gli atti approvati in consiglio regionale con un impegno concreto della giunta e, conseguentemente, non vengono imposti alle Asl. Su questo daremo battaglia". Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità si schiera al fianco dei sindaci di Sorano, Pierandrea Vanni, e di Pitigliano, Giovanni Gentili, nella difesa dell’ospedale di Pitgliano "Proprio oggi in Consiglio (ieri Nd.) ho apposto la mia firma ad una mozione sulle criticità del sistema sanitario regionale, denunciando in aula il problema del medico assente a Pitigliano denunciato da Vanni – dice Ulmi – Una mozione che è stata bocciata con la scusa da parte della maggioranza, che sarebbe compresa nella risoluzione finale della Terza Commissione sugli stati generali della Salute. Già ad inizio legislatura però – afferma Ulmi – il Consiglio Regionale all’unanimità aveva approvato una mozione sulla necessità di non depotenziare i piccoli ospedali. Nelle scorse settimane, inoltre, è stata approvata una proposta di risoluzione di cui ero il primo firmatario che chiedeva di inserire all’interno del Piano Regionale di Sviluppo interventi in favore dei presidi ospedalieri considerati minori, evitando la riduzione di personale medico ed infermieristico, salvaguardando anche l’efficienza delle strumentazioni mediche e mantenendo standard adeguati alle moderne diagnosi strumentali, oltre che al loro miglioramento strutturale". Sulla questione di Pitigliano Ulmi intende attivarsi anche con la Asl Toscana Sud-Est. "Troppe volte – afferma- mi sento rispondere che i medici non vogliono andare a Pitigliano, a Massa Marittima o a Casteldelpiano. Devono essere trovati gli strumenti adeguati affinché questi ospedali diventino appetibili per i professionisti. Nel caso di Pitigliano mi domando che cosa accadrebbe se il medico del Pronto Soccorso, chiamato ad intervenire di notte a Medicina Generale, avesse un’emergenza nel suo reparto o dovesse lasciarlo scoperto in concomitanza di un’altra situazione critica".

Ulmi teme invece che la politica regionale di giunta vada in un’altra direzione. "Quando sento il presidente Giani considerare il debito della sanità toscana come un ‘buco di bilancio’ e non come un investimento – afferma- mi do tante risposte e mi viene da pensare che si tolgano medici e servizi nei piccoli ospedali affinché perdano pazienti, creando quei numeri negativi che ne giustifichino la chiusura. Se così fosse sarebbe molto grave". Il consigliere Lega anticipa una sua prossima visita istituzionale all’ospedale di Pitigliano. "Dopo Massa Marittima e Casteldelpiano – afferma- sarò a Pitigliano in qualità di vicepresidente della Commissione Sanità. Oltre che con i medici ed il personale ospedaliero, mi confronterò anche con i sindaci del territorio per condividere, indipendentemente dalle appartenenze, una strategia comune".