"Prodotto più dell’anno scorso Ma c’è lo scotto del caro bollette"

Ubaldo Corsini, storico titolare dell’azienda dolciaria, fa un bilancio dell’attività nel periodo natalizio e evidenzia che sul guadagno peseranno i costi energetici, "anche perché siamo stati cauti sugli aumenti"

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di Nicola Ciuffoletti

"Abbiamo prodotto di più rispetto al 2021, ma dobbiamo chiudere il bilancio prima di avere un’idea chiara dei margini di guadagno complessivi". Lo dice Ubaldo Corsini, patron dei dolci e biscotti più famosi della provincia di Grosseto e lo dice senza sbilanciarsi troppo, con il suo solito tono, quello di uomo pacato, di grande esperienza e saggezza. Oltre alla produzione dei famosi biscotti e altri noti prodotti, da inizio ottobre l’azienda amiatina ha prodotto circa 50 quintali di panettoni al giorno, una produzione di grande qualità e che, per dirla con le parole di Ubaldo Corsini: "Rispecchia l’artigianalità della fabbrica del panettone".

Anche l’azienda amiatina ha dovuto fare i conti con l’aumento dei costi. "Nonostante il caro bollette stia incidendo moltissimo, non riusciamo a modificare la nostra organizzazione del lavoro – commenta Ubaldo Corsini – . Anche sugli aumenti dei prezzi dei prodotti finali ci siamo andati molto cauti. Ecco perché a fronte di un aumento della produzione dobbiamo verificare quanto il caro bollette e l’aumento dei costi delle materie prime incideranno sul bilancio del 2022".

Detto ciò il mercato sta premiando l’azienda amiatina e i motivi vanno ricercati sia nella qualità del prodotti finali, sia nell’abilità di aver letto con un certo anticipo i cambiamenti che hanno caratterizzato gli anni. "Abbiamo messo sempre al centro il prodotto – spiega Corsini– una filosofia lavorativa apprezzata da un numero crescente di persone, che consiste nel rinnovare i dolci facendo tesoro della tradizione e soprattutto leggendo in anticipo i cambiamenti epocali che hanno caratterizzato gli ultimi anni del commercio". Così Corsini ha retto all’onda d’urto dell’arrivo dei supermercati, si è fatto trovare pronto affidandosi a linee altamente tecnologiche alternate a fasi di lavorazione tradizionale.

"Non abbiamo mai perso di vista la ricerca continua della qualità –racconta – questo discorso vale su tutti i prodotti e soprattutto abbiamo sempre pensato di non andare ovunque a tutti i costi. Anzi. Oggi siamo presenti in provincia di Grosseto e Siena – commenta – anche in Toscana abbiamo una nostra riconoscibilità ma scegliamo preventivamente dove vendere i nostri prodotti". Dal panificio di paese a un’impresa che dà lavoro a molte persone, la storia di Corsini è un racconto lungo un secolo. Oltre cento anni fa nasceva Corsini, da un’intuizione di Corrado e Solidea, portata avanti nei decenni successivi, e fino a oggi, dagli eredi. Da tre generazioni la famiglia Corsini è protagonista di una storia che profuma di pane e biscotti. Oggi l’azienda è in mano ai figli di Ubaldo: Andrea, amministratore delegato; Corrado, responsabile vendite; Roberto capo produzione; Gianluca, responsabile della qualità.