Pos obbligatorio e sanzioni "Migliorare la norma"

Confcommercio e Confesercenti marciano nella stessa identica direzione "Le commissioni chieste ai commercianti deveno essere abbattute"

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O si abbattono le commissioni o si cambia la norma. Può essere ricondotta su questo punto la posizione delle associazioni di categoria grossetane del commercio riguardo l’anticipo al 30 giugno dell’obbligo di Pos per tutti gli esercizi commerciali e per ogni genere di spesa.

"La diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti – dice Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio grosseto – Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti. Non si possono far gravare i costi dell’innovazione sui soliti noti".

Sulla stessa linea anche Confesercenti. "Sarebbe importante tagliare le commissioni prima di rendere obbligatorio il Pos – afferma Giovanni Caso, presidente Confesercenti Grosseto – Tra l’altro il taglio è stato più volte promesso e mai realizzato se non in minima parte. Il rischio è sempre lo stesso: concentrare il peso della lotta all’evasione sulle spalle degli esercenti. Ulteriori costi e guadagni che si assottigliano. Di contro le grandi piattaforme online godono ancora di un regime fiscale favorevole, che permette loro di pagare un quinto rispetto agli altri".

"Voler far passare l’idea che questo sia l’unico modo per combattere l’evasione – aggiunge Caso – è quantomeno poco collegato alla realtà: i Pos attivi in Italia sono 3,4 milioni, un milione in più in soli cinque anni, ma a questo aumento non è corrisposto un equivalente incremento dei proventi della lotta all’evasione".

Confesercenti è da sempre d’accordo sulla lotta all’evasione "che danneggia in primis le imprese oneste". "Quello che chiediamo – sottolinea il presidente di Confesercenti Grosseto – è che non venga perseguito con provvedimenti onerosi o punitivi per le attività. Servono incentivi, non sanzioni; a partire da un taglio significativo dei costi d’utilizzo di carte e bancomat".

Secondo la Confesercenti la moneta elettronica è sicuramente un vantaggio "visti i rischi di sicurezza derivanti dalla gestione del contante. Servono consistenti riduzioni delle commissioni applicate per l’accettazione di carte di credito e di debito, che devono essere nulle per importi fino a 50 euro. Va promossa, allo stesso tempo, la competizione tra carte di credito e di debito e i sistemi di pagamento tecnologicamente più evoluti, come quelli next-gen, il cui costo per gli esercenti è già oggi notevolmente inferiore".