
Si preannuncia una stagione da grandi numeri quella dello stabilimento di Albinia della cooperativa Conserve Italia dove si producono polpe e conserve con i marchi Cirio, Valfrutta, Pomodorissimo Santa Rosa e con i marchi della Distribuzione.
"Dopo le soddisfazioni dell’annata scorsa, che ha riportato il sorriso ai nostri produttori toscani – dice Maurizio Gardini, presidente del Gruppo cooperativo –, anche la campagna 2021 si presenta carica di importanti aspettative a vantaggio di tutta la filiera. Per lo stabilimento di Albinia prevediamo una campagna ai massimi storici di trasformazione, con un programma di 72.000 tonnellate di prodotto conferito dai nostri soci produttori e con 250 lavoratori stagionali che verranno assunti nei prossimi mesi. Puntiamo a raggiungere la piena capacità produttiva del sito, valorizzando al meglio tutta la materia prima proveniente dai 900 ettari della nostra filiera cooperativa 100% italiana presente in Toscana e nell’alto Lazio".
"Siamo inoltre impegnati – aggiunge il presidente di Conserve Italia – ad assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale lungo tutta la nostra filiera del pomodoro toscano che è certificata Produzione Integrata, così da offrire maggiori garanzie di sicurezza alimentare attraverso metodi di coltivazione eco-compatibili per ridurre l’impatto ambientale e favorire la biodiversità".
Per rafforzare il sostegno alla filiera etica dei soci produttori con garanzie ai consumatori su salute, sicurezza sul lavoro e rispetto dei diritti dei lavoratori, Conserve Italia è impegnata anche nella certificazione Grasp delle aziende agricole socie della Toscana e dell’alto Lazio che conferiscono pomodoro ad Albinia.
"Lo stabilimento di Albinia – conclude Maurizio Gardini – rappresenta un presidio fondamentale per il sistema agroalimentare toscano, con i suoi oltre 350 lavoratori tra fissi e stagionali e 30 fornitori stabilmente impegnati. Ogni anno questo sito produttivo genera un impatto economico sul territorio di 7 milioni di euro tra stipendi, tasse, contributi e indotto per le aziende fornitrici. È un punto di riferimento per i soci tosco-laziali delle cooperative aderenti a Conserve Italia, che qui conferiscono pomodoro per un valore che viene loro riconosciuto di 7,5 milioni di euro all’anno".