Polo Le Clarisse. Bianciardi. Visite guidate

Domani e giovedì si potrà ammirare l’esposizione "Sulla Luna non c’è niente" con un esperto.

Polo Le Clarisse. Bianciardi. Visite guidate

Polo Le Clarisse. Bianciardi. Visite guidate

Domani e giovedì 15 alle 18 sarà possibile visitare la mostra fotografica e documentaria "Luciano Bianciardi. Sulla luna non c’è niente" accompagnati da una guida. L’appuntamento è polo culturale Le Clarisse e la guida alla mostra è curata dal Comitato scientifico della Fondazione Luciano Bianciardi. L’esposizione, che rimarrà allestita sino al 3 marzo, è promossa e organizzata da Fondazione Luciano Bianciardi e Comitato nazionale per il centenario della nascita di Bianciardi in collaborazione con Fondazione Grosseto Cultura con il supporto di Fondazione Cr Firenze e il patrocinio del Comune di Grosseto. I materiali in mostra provengono in larga parte dalla collezione Sergio Oriente – Enrica Piscolla, tranne alcune foto di proprietà di Luciana Bianciardi e dell’archivio della Fondazione Bianciardi. La mostra, curata da Sergio Oriente, Michele Gandolfi e Michele Guerrini è divisa in quattro sezioni: Kansas City, Milano, Disseminare Dissipare e Aprire il fuoco. In Kansas City, è possibile conoscere Luciano Bianciardi nel periodo grossetano della sua formazione: siamo negli anni Cinquanta e ancora non si è rimarginata la ferita della guerra, rappresentata nei diari esposti che la raccontano nel dettaglio. Con "Milano" si entra nella metropoli italiana seguendo i passi dello scrittore. Milano è la capitale del boom economico, di cui in mostra figurano immagini simbolo. La rappresentazione della ricchezza di prodotti e di persone è funzionale a far risaltare la solitudine di Bianciardi, di cui la scelta fotografica enfatizza il girovagare pensoso per strade deserte. Questi sono gli anni de "La vita agra". Nella terza sezione è presente una campionatura vasta e variegata dell’intensa attività intellettuale svolta da Luciano Bianciardi negli anni contemporanei e successivi alla pubblicazione della "Vita agra". Infine in "Aprire il fuoco" ospita una riflessione per immagini su quel ventaglio di situazioni, spunti, prese di posizione, avvenimenti, che vengono insieme triturate per costituire, come spremitura estrema, la sostanza di "Aprire il fuoco", l’ultimo romanzo di Bianciardi.