Polstrada: scuse e multa annullata al padre che accompagnava la bimba leucemica

L'agente contestò che nell'auto al rientro dall'ospedale fossero anche la madre e il figlio minore. La Stradale chiederà al Prefetto di annullare la sanzione da 530 euro

Cinzia Ricciardi, dirigente della Polizia Stradale in Toscana

Cinzia Ricciardi, dirigente della Polizia Stradale in Toscana

Roma, 18 aprile 2020 - Il Compartimento Polizia Stradale della Toscana chiederà alla Prefettura di Livorno l'annullamento del verbale con sanzione da 530 euro elevata a carico dell'automobilista che venerdì 17 aprile nel pomeriggio  stava rientrando a Grosseto da Pisa assieme alla moglie, alla figlia di otto anni ammalata di leucemia e sottoposta a trapianto di midollo osseo e al fratellino di questa. Ad annunciare il ritiro della sanzione in un comunciato stampa è lo stesso Ministero dell'interno dopo che questa mattina sul suo profilo Facebook il padre della piccola aveva annunciato di avere ricevuto nella serata di venerdì telefonate di scusa da parte di Cinzia Ricciardi, dirigente del Compartimento Polizia Stradale della Toscana e del dirigente del commissariato di Piombino Walter Delfino il quale ha fatto da tramite fra la famiglia e l'amministrazione. 

Il ministero ricostruisce  l'episodio spiegando che  "un equipaggio in forza alla Sezione Polizia Stradale di Livorno aveva redatto un verbale di contestazione per aver violato le prescrizioni che limitano gli spostamenti in ragione dell'epidemia in atto, a carico di due genitori di ritorno da una visita di controllo della loro bambina. In effetti veniva accertato che la pattuglia aveva contestato la sanzione di 530 euro ai genitori che si stavano spostando, a bordo della loro autovettura con i due figli, da Grosseto all'ospedale di Pisa (CIsanello), per far visitare la bimba, di recente sottoposta a trapianto di midollo. La pattuglia nel verbale indicava che nella vettura, oltre alla piccola ed al suo papà che era alla guida, fossero presenti anche la mamma ed un altro bambino, e pertanto contestava la violazione delle prescrizioni anti diffusione del covid, ritenendo che lo spostamento della donna - la mamma - non fosse giustificato". "Dall'esame degli atti acquisiti per verificare la circostanza, "risultavano invece assolutamente sussistenti - si legge nel comunciato stampa - le oggettive condizioni che consentivano anche alla mamma di accompagnare la sua bambina, tenuto conto degli oggettivi motivi di salute e dell'esigenza di badare anche all'altro figlio minore".

Pertanto, il dirigente del Compartimento Polizia Stradale della Toscana contattava direttamente la famiglia, per informarla che erano state già avviate le procedure per chiedere alla competente Prefettura l'annullamento del verbale, "oltre che rappresentare il più profondo rammarico, per l'increscioso episodio, nella speranza che questo errore non faccia venir meno la fiducia nel nostro operato". 

Il padre della bimba, sul proprio frofilo aveva nel frattempo accolto le scuse ricevuite telefonicamente e manifestato comprensione per il comportamento dell'agente.