Pnrr, incontro coi Comuni Ance: "Tanti cantieri"

L’associazione degli edili crede in importanti ricadute occupazionali a breve. De Blasis: "Tagli ai tempi delle procedure di gara, ma c’è troppa burocrazia"

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Recentemente l’Ance Grosseto ha incontrato alcune Amministrazioni comunali, e in particolare il Comune di Grosseto, in merito ai programmi e agli investimenti collegati ai finanziamenti derivanti dal Pnrr. "Entro l’anno potrebbero essere aperti anche importanti cantieri con positive ricadute occupazionali e di potenziamento infrastrutturale per la nostra provincia – esordisce Massimo De Blasis, presidente di Ance Grosseto – L’associazione ha costantemente comunicato che la programmazione e l’esecuzione delle opere pubbliche potranno essere assicurate solo se la riforma del Codice degli appalti includa contenuti positivi per le stazioni appaltanti e le imprese di costruzione". Secondo l’associazione degli edili "bene l’introduzione del principio del risultato, della fiducia, di conservazione dell’equilibrio contrattuale e i principi di legalità, trasparenza e concorrenza. Positivo è certamente anche il processo di digitalizzazione delle procedure. Tuttavia, per far sì che questi principi siano effettivi e non ripetere gli errori fatti nel passato, occorrono alcuni essenziali correttivi al testo. Secondo il principio del risultato l’opera pubblica deve essere aggiudicata a chi è in grado di assicurare il miglior rapporto qualità-prezzo. Ma ciò non si concilia con il massimo ribasso. Del tutto condivisibile anche l’affermazione del principio della fiducia: si tratta di una svolta nei rapporti tra pubblica amministrazione e imprese, ma appare contraddittorio con l’istituto dell’illecito professionale". Secondo Ance "sarà necessario raggiungere l’equilibrio contrattuale in merito alla revisione dei prezzi che prevede limiti e meccanismi di funzionamento troppo complessi per essere efficace. Si perde così l’occasione di risolvere una volta per tutte un problema su cui si è dovuti intervenire finora con innumerevoli decreti d’urgenza e non si scongiura il rischio, in caso di aumento dei prezzi, di bloccare tutti i cantieri. Non ravvisiamo una positiva riduzione anche al principio di concorrenza e trasparenza. Si taglia sui tempi delle procedure di gara, quando invece la maggior parte dei ritardi dipende dal labirinto di atti, autorizzazioni e pareri prima della gara, aggravati dal fenomeno della burocrazia difensiva". Infine "per l’Ance Grosseto è preoccupante anche l’assenza in merito alla formazione della pubblica amministrazione – chiude De Blasis - la digitalizzazione e la qualificazione delle stazioni appaltanti. Il nuovo Codice degli appalti sconta un errore di metodo, che è forse all’origine della contraddizione tra principi annunciati e norme di attuazione: è stato redatto senza un adeguato confronto con chi con questo Codice deve lavorare, in particolare le imprese di costruzione".