REDAZIONE GROSSETO

Picchia e offende la moglie Ha patteggiato due anni

L’inferno tra le mura domestiche. E’ quello vissuto da una famiglia prima dell’intervento del giudice: un uomo aveva infatti minacciato di morte la moglie, il figlio adolescente e i suoceri, che vivevano con la coppia. Dopo dieci mesi di vessazioni la donna aveva deciso mettere fine a queste storia, chiamando i carabinieri. L’uomo era stato allontanato prima dal giudice dalla casa grazie ad un intervento interdittivo. L’uomo, 41 anni, difeso dall’avvocato Riccardo Lottini, abusava di alcol. In uno degli ultimi episodi contestati, l’uomo che aveva tenuto la moglie in uno stato di perenne soggezione, impedendole di frequentare le amiche e controllandole il cellulare ogni giorno, prese per il collo la donna sbattendola contro un muro. "Ti ammazzo – gli aveva detto in un impeto d’ira –. Non importa se vado in galera. Se mi lasci ti ammazzo". Questo era il tenore delle frasi che l’uomo ha detto più volte alla donna. Frasi che continuava a ripetere anche di fronte ai figli, di cui uno minorenne. Circa un anno fa la donna prese uno dei figli e tentò di allontanarsi dalla casa perchè temeva che quelle minacce si trasformassero in atti veri e propri. L’uomo, oltre che di maltrattamenti e lesioni, era accusato anche di aver violato il provvedimento di allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati della persona offesa. All’udienza celebrata ieri mattina di fronte al giudice Bilisari del tribunale di Grosseto, l’uomo ha chiesto di patteggiare la sua pena. Due anni dunque la pena stabilita con la sospensione subordinata condizionata però alla partecipazione ai corsi di recupero per uomini violenti.