REDAZIONE GROSSETO

Piattaforma informatica per l’enogastronomia

Questa è la proposta della start up ‘A Day As’, che coinvolge una ventina di under 26, creata da Vincenzo Castelluzzo con Matteo Brachetti

In questi mesi non si è parlato altro che di storie di crisi, di serrande abbassate, di categorie economiche in difficoltà per il Covid. Ma ci sono anche storie positive che accendono una luce forte sul presente e sul futuro. Una di queste è la storia di Vincenzo Castelluzzo che insieme a Matteo Branchetti proprio nei mesi della pandemia ha messo in piedi una start-up che oggi coinvolge una ventina di under 26, tra i quali la grossetana Ilenia Garofalo, e ha già svariati clienti sparsi in tutta Italia. ‘A Day As’ è la nuova piattaforma informatica per far vivere esperienze gastronomiche genuine e autentiche a chiunque voglia conoscere le tradizioni più intime di una regione, la Toscana, ma anche dell’intero Paese. ‘A Day As’ assomiglia a una delle piattaforme online di home-restaurant, ma i principi che vi stanno dietro sono molto differenti. Anzitutto è un progetto che nasce in ambito universitario. Inoltre il focus non è prioritariamente commerciale, bensì culturale. "Sono originario della Campania, della zona tra Napoli e Caserta anche se vivo in Toscana da diversi anni – racconta Vincenzo Castelluzzo, ideatore e co-fondatore di ‘A Day As’ (www.adayas.org) –. Mi sono accorto che molti pregiudizi del Sud Italia anche da parte di ragazzi della mia stessa età erano dettati dalla non conoscenza della vera realtà quotidiana di Napoli o di Caserta o di Palermo se vogliamo spostarci in Sicilia. Così ho cominciato con l’invitare alcuni amici e conoscenti a casa mia per far vivere loro la quotidianità della mia terra e ho visto che l’esperienza è piaciuta e ha prodotto a sua volta ulteriori scambi di visite e di conoscenze in altre parti d’Italia. Così ho iniziato a pensare se fosse possibile strutturare questo meccanismo e renderlo fruibile anche a persone che non conoscevo, e se da questa idea poteva nascere un business. Insieme a Matteo ho iniziato a lavorare al progetto e finalmente lo scorso 8 aprile siamo riusciti ad aprire la società. Al momento siamo una start-up in fase di sviluppo, ma la piattaforma è già operativa e funzionante".

Su www.adayas.org è possibile vivere esperienze culinarie tipiche non solo delle diverse regioni italiane, ma anche delle singole città e dei singoli quartieri. Gli ‘Host’ che vi si registrano propongono cene o anche soltanto un piatto tipico della propria terra che viene acquistato dal cliente. L’autenticità della proposta è garantita dal team ‘Ada’ che verifica ogni singolo dettaglio. Adesso che non è possibile mangiare all’interno dei ristoranti e dunque nemmeno nelle case degli Host, ‘A Day As’ propone incontri virtuali: l’Host presenta un piatto; il cliente acquista gli ingredienti per realizzarlo rispettando le indicazioni di autenticità; Host e cliente si danno appuntamento per una videochiamata e insieme iniziano a cucinare e poi a mangiare insieme il piatto, ciascuno restando nella propria abitazione o cucina. "In questo modo l’autenticità dell’esperienza è comunque garantita – conclude Castelluzzo – perché conoscenze, usi e costumi vengono trasmessi attraverso il dialogo via web". Per informazioni: 3924056704.

Andrea Fabbri