NICOLA CIUFFOLETTI
Cronaca

Piano Operativo Comunale . Parte il percorso partecipato: "Un territorio a misura d’uomo"

Si punta alla valorizzazione delle risorse ambientali e alla rigenerazione dei centri storici con più servizi

«Il Piano – spiega il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi (. foto. ) - avrà il linguaggio serio e puntuale della tecnica urbanistica, ma prima di tutto sarà espressione di una visione politica per migliorare il territorio»

«Il Piano – spiega il sindaco di Santa Fiora Federico Balocchi (. foto. ) - avrà il linguaggio serio e puntuale della tecnica urbanistica, ma prima di tutto sarà espressione di una visione politica per migliorare il territorio»

Santa Fiora sta per intraprendere un importante percorso di sviluppo grazie all’approvazione delle linee di indirizzo per il Piano Operativo Comunale (POC), un strumento fondamentale per il futuro urbanistico e sociale del territorio. Il piano definirà le regole per le ristrutturazioni, le nuove costruzioni e le principali opere pubbliche, ma sarà anche un progetto partecipato, aperto alle idee e ai bisogni dei cittadini, per disegnare insieme il volto del paese nei prossimi anni. Il sindaco Federico Balocchi: "Il Piano – spiega Balocchi -avrà il linguaggio serio e puntuale della tecnica urbanistica, ma prima di tutto sarà espressione di una visione politica: vogliamo dare una prospettiva a Santa Fiora, alla sua vocazione produttiva, agricola e turistica, rendendola un posto ideale dove vivere bene coniugando natura, rapporti umani e opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Santa Fiora dovrà provare a realizzare, dal basso, un nuovo modello di sviluppo sostenibile che renda concreto un nuovo umanesimo economico e sociale, valorizzando le risorse naturali, ma anche realizzando le aree produttive di cui abbiamo bisogno" Azzurra Radicchi, consigliera con delega all’Urbanistica ha evidenziato che il piano avrà una visione di lungo termine, con attenzione alle esigenze delle persone e all’armonia con l’ambiente. Si punta a semplificare le normative, favorendo il riuso degli immobili e la rigenerazione degli spazi pubblici, soprattutto nel centro storico, migliorando accessibilità e parcheggi. Si vuole promuovere uno sviluppo sostenibile che valorizzi il lavoro da remoto, le attività artigianali e commerciali, e il recupero di terreni incolti, con l’obiettivo di rendere i paesi non solo belli da vedere, ma anche luoghi dove si può vivere e lavorare serenamente. La comunità sarà coinvolta attraverso incontri e consultazioni per raccogliere idee e bisogni, con l’obiettivo di migliorare le strategie di sviluppo. Tra le priorità ci sono il riuso e la rigenerazione urbana, con interventi su aree strategiche come la nuova zona produttiva a Bagnore, l’area industriale Fornacina, e altri siti di interesse come l’ex Pratuccio di Bagnolo, le terme dell’Acquaforte, e i conventi storici. Per favorire la residenza stabile nel centro storico e ridurre il traffico, saranno individuate nuove aree di sosta vicino ai quartieri storici, potenziando i parcheggi esistenti.

Nicola Ciuffoletti