LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

Maremma, allarme di Legambiente: "Pesca illegale devastante. Più controlli e sanzioni"

Gentili punta il dito sullo "strascico" sotto costa e sulle trappole utilizzate per catturare i polpi. "Tuteliamo fauna e pescatori corretti"

Uno dei sequestri di tubi usati come trappole per catturare i polpi illegalmente

Grosseto, 6 marzo 2023 - ”Ci associamo al grido d’allarme riferito alla zona sud della Maremma rispetto alla dannosa e illegale pratica della pesca a strascico entro tre miglia dalla costa e alla presenza di circa 60mila barattoli per la pesca, altrettanto illegale, dei polpi".

E’ quanto dice Angelo Gentili della Segreteria nazionale di Legambiente che ricorda anche come "entrambe le attività siano vietate dalla legge poiché sottopongono a un grave stress l’intero ecosistema e lo danneggiano in maniera irreversibile".

"La pesca a strascico – dice Gentili – rappresenta il 39% delle entrate dell’intero settore della pesca nel Mediterraneo. Quella di fondo in particolare, raschiando il fondale, falcia e letteralmente ara ecosistemi strategici, distruggendo la Posidonia oceanica, vero e proprio polmone del mare, fonte di cibo, ma anche luogo di nursery e riparo per pesci, cefalopodi e piccoli crostacei, oltre che importante ingranaggio utile a immagazzinare CO2. In parole semplici, la sua scomparsa non fa che contribuire alla corsa folle della crisi climatica. Inoltre, la pesca a strascico è parte attiva della scomparsa di numerose specie in via di estinzione come le tartarughe marine, gli squali e le razze. Tra i divieti c’è proprio quello di non oltrepassare le 3 miglia nautiche (5,6 km) dalla costa che, nel caso della Maremma, stando alle ricostruzioni dei piccoli pescatori, pare non essere rispettato. Apprezziamo lo sforzo significativo che in termini di interventi e controlli stanno compiendo Guardia costiera e Guardia di finanza in primo luogo, ma risulta evidente la necessità di un ulteriore sforzo finalizzato ad accertare i fatti e a sanzionarli nel più breve tempo possibile. A tal proposito, mi preme fare un plauso a Paolo Fanciulli per gli interventi virtuosi a cui, in collaborazione con numerosi enti e istituzioni tra cui la Regione Toscana, ha dato vita con la Casa dei pesci , vera e propria barriera per la pesca a strascico illegale".

"L’auspicio – conclude Gentili – è che la mobilitazione da parte dei piccoli pescatori continui e che chi nota eventi e fatti anomali e di pesca illegale davanti alle nostre coste non si sottragga dal segnalarlo alle autorità preposte o al numero verde SOSMare 056448771. Ci auguriamo che la risoluzione di questo problema sia rapida, che aumentino i controlli e che si lavori con celerità a normative sempre più stringenti".