
Dopo quattro ore sul traliccio della torre di pompaggio della vecchia miniera, a Torre Roma di Gavorrano, Simona Vasile, presidente dell’associazione Iron Mamme di Grosseto e mamma di un ragazzo autistico di 20 anni, è riuscita ad avere giustizia e a vedersi riconosciuto il diritto al Green Pass per il figlio. Purtroppo, per lei, però, è stata denunciata per procurato allarme. Un atto d’ufficio inevitabile per i carabinieri della locale stazione, allertati dalla stessa Vasile della sua azione di protesta. Una manifestazione clamorosa, seppur in solitaria, finalizzata a richiamare l’attenzione di quelle istituzioni che fino a ieri mattina l’avevano snobbata. "Purtroppo è finita come avevo immaginato – ha commentato la Vasile –. Sapevo che senza una forte azione di protesta non avrei risolto nulla; ormai in Italia funziona così".
I fatti che hanno spinto la presidente di Iron Mamme (l’associazione è comunque del tutto estranea all’iniziativa personale della donna) hanno origine dalla mancata consegna del Green Pass di guarigione al figlio della Vasile, risultato positivo al Covid19 a fine dicembre e poi ufficialmente guarito il 13 gennaio scorso. Una situazione nella quale si trovano ancora centinaia di famiglie maremmane e migliaia di toscani. "Dal 13 gennaio, data del tampone negativo di mio figlio – ha raccontato Simona Vasile durante la protesta – non abbiamo più avuto notizia da parte di alcuno. Aspettavamo il certificato di guarigione e soprattutto il certificato verde rafforzato e invece niente. Mi figlio è autistico, ma prima del virus aveva una vita normale. Ha i suoi impegni. Prende l’autobus da solo. Senza Green Pass sarebbe rimasto bloccato. Né avrebbe potuto girare solo con il solo esito negativo del tampone perché non sarebbe stato in grado di spiegare il motivo per il quale non aveva il certificato verde. Ho telefonato a tutto il mondo, nessuno mi ha dato una risposta. Soprattutto non ho avuto un interlocutore che avesse voluto ascoltarmi con calma e provare a risolvere il problema. Ecco perché mi sono arrampicata sulla torre". Dopo 4 ore di protesta Simona Vasile ha risolto il problema. Il Green Pass del figlio era bloccato perché la tessera sanitaria dello stesso era in scadenza. Ora è tutto a posto, ma la Vasile probabilmente dovrà affrontare un processo.
"Sapevo che ci sarebbero state conseguenze – dice – sono pronta ad affrontarle. Per mio figlio questo ed altro".
Andrea Fabbri