La pensilina recentemente costruita a copertura di uno dei due ingressi delle scuole elementari di Castel del Piano torna protagonista del dibattito. Adesso che c’è, e ci sono voluti diversi anni per realizzarla (costata al Comune 80mila euro), viene sfruttata solo da metà classi della scuola e da nessun genitore. A farlo presente sono alcune famiglie che hanno chiesto all’amministrazione comunale di fare chiarezza. "Cinque classi la sfruttano, seppur passandoci velocemente sotto senza sostare – spiega Luciano Giglioni, vicesindaco di Castel del Piano – e 5 classi invece no perché ancora sono previste due uscite". L’uscita sdoppiata è stata inizialmente resa obbligatoria in concomitanza alla pandemia da Covid per contingentare gli spostamenti degli alunni ma adesso, che sono decadute le misure anti contagio, anche il vicesindaco si chiede perché quella pensilina viene così sottovalutata. Inoltre, a questo problema se ne aggiunge un altro, ovvero che ai genitori è stato interdetto l’ingresso all’interno del piazzale della scuola, quello dove è presente la pensilina. Così facendo la struttura non può essere sfruttata nemmeno dalle famiglie. "Queste problematiche le rivolgiamo al direttore didattico – prosegue Giglioni -. È utile ricordare che tale pensilina è stata richiesta a gran voce dalla maggioranza di genitori, in quanto garantisce una protezione contro la pioggia e il vento al momento dell’uscita dei ragazzi che frequentano la scuola". In realtà dei contatti, tra amministrazione comunale e scuola, ci sono stati. "Il direttore – spiega Giglioni – ci ha messi a conoscenza che tale provvedimento è stato approvato dal consiglio di istituto. Poiché riteniamo tale scelta incomprensibile, pur non volendo entrare nell’autonomia gestionale non di nostra competenza, chiediamo di rivedere tale posizione – conclude –. Chiediamo, infine, le motivazioni di queste scelte e, per il momento, ci scusiamo con i genitori per i disagio che stanno vivendo".
Nicola Ciuffoletti