
Grande festa all’Argentario, con tanto di bandiere issate sui pennoni dei quattro Rioni, per la ricorrenza del patrono di Porto Santo Stefano, Santo Stefano Protomartire. Con una cerimonia solenne, il vescovo Giovanni Roncari, con l’ausilio dei sacerdoti locali, del parroco don Sandro Lusini e del vice don Antonio Metrano (che nell’occasione ha ricordato i suoi quarant’anni di sacerdozio e di anche un paio d’anni di cappellano all’ospedale di Orbetello) e dai diaconi e sacerdoti della diocesi. Erano presenti il sindaco Francesco Borghini, con tanto di fascia tricolore, e tutte le autorità militari, dal comandante della Polizia municipale al nuovo comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, dai rappresenti dei Marinai d’Italia al governatore della Confraternita della Misericordia, dal comandante dell’Ente Palio ai capitani dei Rioni, oltre ad un pubblico numeroso che ha osservato tutte disposizioni sanitarie del Covi-19. A differenza degli anni passati, proprio a causa del virus, la cerimonia ha subìto qualche modifica, e cioè la vigilia c’era la processione a mare nelle acque dello "Stadio di Turchese", prima con un corteo a terra e dopo con le imbarcazioni messe a disposizione dagli "Amici del Guzzo", tutte addobbate con luci colorate, prima ancora negli anni erano i pescherecci della flottiglia argentarina che uscivano dal porto con il Santo per girare nel golfo, e poi, dopo la benedizione davanti al Municipio, si riprendeva il cammino verso la chiesa. Ora, invece, i fedeli si sono dovuti accontentare di una veglia religiosa in chiesa davanti l busto di Santo Stefano.
Ebbene, ieri la cerimonia si è svolta nel migliore dei modi nella chiesa principale.
Siamo così arrivati quasi a metà agosto, nel periodo in cui si incominciava a parlare del Palio Marinaro la stagione estiva, invece quest’anno la manifestazione tradizionale, che richiamava turisti da tutta Italia, è stata annullata, quindi niente processione del Santo Patrono e niente Palio.
Le restrizioni imposte dalla necessità di combattere la pandemia, insomma, hanno costretto a ridurre – se non proprio ad azzerare – gli appuntamenti e questo, per forza di cose, si ripecuote anche sull’offerta di intrattenimento nei confronti dei turisti.
Una situazione che ha sollevato anche qualche malumore, soprattutto perché – è stato fatto notare –, pur dovendo fare i conti con regole molto rigide, qualche evento poteva comunque essere organizzato.
Eraldo Nieto