
Ospedale, due medici trasferiti: "Decisione grave, la Asl ci ripensi"
Profonda preoccupazione. E’ questo lo stato d’animo espresso dal Comune lagunare dopo aver appreso "la notizia di un prossimo trasferimento di due medici dall’area medica del San Giovanni di Dio verso altre strutture", notizia della quale gli amministratori "sono venuti a conoscenza dei trasferimenti a seguito dell’incontro tenutosi con il direttore sanitario Massimo Forti, a cui è immediatamente seguito un confronto con il presidente della Conferenza dei sindaci delle Colline dell’Albegna".
Sindaco e assessori si dicono quindi "preoccupati per l’attivazione di un percorso di mobilità, che prevederebbe il trasferimento di due medici" e "sottolineano che quello di Orbetello è un territorio ad alta vocazione turistica e che, durante l’estate, vede triplicare il numero di presenze rispetto ai residenti". Per cui, secondo l’amministrazione lagunare, "non è possibile prevedere mobilità in questo periodo", in quanto una procedura di mobilità in questo momento comporterebbe un serio rischio di collasso della struttura di Orbetello, la quale rappresenta l’unico punto di accesso ospedaliero anche per molti altri comuni vicini che in estate vedono incrementare notevolmente le presenze, tra cui Monte Argentario, Capalbio, Isola del Giglio, per citarne solo alcuni e senza contare gli accessi dell’alto Lazio".
Per questo gli amministratori comunali chiedono "al Direttore generale della Asl Antonio D’Urso di bloccare le mobilità e di tornare a discuterne, se necessario, dopo settembre. Diversamente, oltre ad esprimere la propria contrarietà, l’amministrazione lagunare chiede di avere un piano operativo che garantisca gli accessi al Pronto soccorso, il corretto funzionamento della guardia medica, la copertura dei reparti e tutto ciò che non può essere gestito in programmata".
Il Comune di Orbetello, poi, "ribadisce una preoccupazione seria per una situazione molto delicata rispetto a una difficoltà oggettiva nella quale possono ritrovarsi a lavorare gli operatori sanitari e ai disagi che si troveranno ad affrontare cittadini e turisti e per i quali l’amministrazione annuncia che non farà sconti a nessuno".