
Da un’organizzazione prevelentamente basata sulla carta, sulle file estenuanti con relative proteste degli utenti, a una metodologia di risposta altamente informatizzata in grado di raggiungere l’utente direttamente a casa o anche quando questi è in viaggio o impegnato in altre attività. La ’rivoluzione’ del servizio anagrafe del Comune di Grosseto è quasi completata. "Siamo al 90%" hanno detto ieri in conferenza stampa il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore ai servizi demografici, Giacomo Cerboni durante la presentazione dell’ennesima innovazione tecnologica introdotta progrio all’angrafe: la possibilità di accedere ai servizi online (certificazioni, variazioni di residenza e altro) attraverso lo smartphone. Per la stragrande maggioranza dei certificati che normalmente si richiedono all’anagrafe non ci sarà più bisogno di recarsi negli uffici di via Saffi. E se fino a ieri l’alternativa era solo il computer di casa collegato a internet e a un lettore di smart-card (carta di identità elettronica oppure tessera sanitaria attivata), da oggi non c’è più bisogno né del pc, né del lettore delle carte con chip. Basta un comunissimo smartphone, sia Ios, sia Android, ed essere in possesso dell’identità digitale Spid. Non si ha la Spid, né si sa cosa sia? Nessun problema: tra qualche giorno all’Urp (Ufficio relazioni con il pubblico del Comune) sarà allestita una postazione informatizzata con personale specializzato che aiuterà i cittadini interessati ad avere la propria identità digitale.
Una volta che si sarà in possesso delle credenziali Spid basterà scaricare sul proprio smartphone la App ’Municipium’, aprire l’applicazione e selezionare la città di Grosseto tra le tante città italiane che già utilizzano questo servizio. Quando ci si sarà connessi con ’Grosseto’, si avrà la possibilità di accedere ai servizi online e quindi di richiedere un appuntamento per la carta di identità, oppure si potrà scaricare immediatamente un qualsiasi certificato di tipo anagrafico.
"Stiamo portando a conclusione una vera e propria trasformazione dei servizi demografici – sottolinea l’assessore Giacomo Cerboni – Siamo partiti nel 2017 da un ufficio fatto di carte e software scollegati, per arrivare nel 2019 a entrare nella rete dell’anagrafe nazionale. Questo ci ha permesso di poter garantire on line tutti i servizi, tranne quelli che per loro stessa natura rendono necessaria l’identificazione delle persone, come la carta di identità".
Andrea Fabbri