REDAZIONE GROSSETO

Delitto dell’Amiata, udienza sulla convalida del fermo di Claudio Orlando

Si trova ancora nel carcere di Velletri il quarantacinquenne accusato dell’omicidio dello zio Antonio Tucci

Il momento dell’arresto operato dai carabinieri nei confronti di Claudio Orlando accusato di omicidio

Grosseto 14 dicembre 2015. È in programma oggi nel carcere di Velletri, l’udienza di convalida dell’arresto di Claudio Orlando, il 45enne accusato di aver ucciso lo zio Antonio Tucci a Castel del Piano. In quella casa dove era stato ospitato più volte e dove, a quanto pare, era tornato nei giorni scorsi per chiedere ancora soldi contando sull’arrivo della pensione di invalidità e sulla tredicesima del parente. Il gip sarà chiamato a confermare la richiesta che arriva da Laura D’Amelio, il pubblico ministero incaricato di seguire il caso. A quel punto Orlando sarà trasferito a Grosseto, a disposizione degli inquirenti che hanno seguito il caso fin dal pomeriggio di domenica 29 novembre, quando un’operatrice della cooperativa Quadrifoglio e una nipote si accorsero della morte di Tucci.

La singolarità dell’accaduto, cioè la mancanza di segni di effrazione su porte e finestre di casa e la vita quasi sempre ritirata dell’uomo che aveva poche conoscenze in paese, fecero subito propendere per una pista ristretta a familiari e conoscenti. E dalle testimonianze emerse la figura di quel nipote in costanti difficoltà economiche, che nei mesi scorsi era stato ospite dello zio. I riscontri avevano poi condotto senza più dubbi a lui, che tra i propri trascorsi annovera anche l’accoltellamento della propria fidanzata una ventina di anni fa. Quindi l’arresto. Venerdì mattina a Cecchina, località dei pressi di Albano Laziale, Orlando è stato fermato mentre si trovava a bordo di un autobus, molto probabilmente con l’obiettivo di allontanarsi in quanto aveva capito che il cerchio si stava stringendo e che presto le forze dell’ordine sarebbero arrivate a lui.

Oggi quindi il gip di Tivoli procederà all’interrogatorio di quello che secondo gli inquirenti è l’autore di un terribile crimine, portato a termine molto probabilmente colpendo Tucci alla testa con uno dei bastoni con cui riusciva faticosamente a muoversi. In mancanza di dichiarazioni in tal senso dell’accusato, una prima risposta potrebbe arrivare dall’autopsia, disposta in un primo momento per mercoledì scorso e non ancora effettuata. La procura grossetana ha incaricato dell’esame gli operatori di medicina legale di Siena.