
Nuovo direttore al Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano
Si avvicina la scadenza del mandato per il direttore del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ed è stato pubblicato il bando sull Gazzetta Ufficiale per la presentazione delle candidature. Attualmente il direttore del Parco (con mandato dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2023) è il dottor Maurizio Burlando di Genova. Il direttore è il responsabile dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati dell’Ente Parco. Quale dirigente ha autonomi poteri di spesa e di organizzazione delle risorse umane e strumentali. Con il presidente dal parco Giampiero Sammuri facciamo il punto della situazione.
"Si tratta di una procedura normale – spiega Sammuri – quando ci si avvicina alla scadenza del mandato, si provvede con un nuovo bando per l’individuazione di un nuovo direttore, che può essere un nuovo soggetto, ma anche il direttore uscente, in quanto non ci sono limiti al numero dei mandati".
Con Burlando c’è stata una buona sintonia non è così? "Sì – spiega Sammuri – abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare con impegno per tutelare le aree del parco e migliorare la fruizione da parte dei cittadini, questo è il nostro compito e lo svolgiamo in collaborazione con i Comuni e le istituzioni a livello locale e nazionale, solo con un grande lavoro di squadra si può far bene, abbiamo un patrimonio importantissimo e vogliamo fare il massimo perché sia ben conservato e a disposizione dei cittadini, naturalmente nei limiti di ciò che non danneggia l’ambiente".
In questi anni il Parco è cresciuto e rappresenta sicuramente un valore attrattivo anche per tantissimi turisti. Sono aumentate le quote ammesse alle visite dell’isola di Montecristo, probabilmente il vero gioiello del parco Arcipelago, sono stati svolti i lavori per la riqualificazione della Casa dell’Agronomo sull’isola di Pianosa, sono aumentati i servizi con visite guidate e le occasioni di turismo anche invernale e in bassa stagione. Tutto questo non basta, ma l’approccio rispetto ai primi anni del parco, quando c’era una percezione dell’ente come una sorta di imposizione negativa sui territori delle isole, è cambiato. Sammuri come presidente del Parco è in carica fino al maggio 2025 e quindi non c’è una coincidenza perfetta nei mandati tra presidente e direttore. Questo potrebbe provocare anche qualche problema perché le due figure debbono collaborare e avere una certa affinità per un buon lavoro di squadra.
Giampiero Sammuri è consapevole di tutto questo, ma non ritiene che sia un ostacolo prepoderante. "Ci sarà una terna di nomi dopo la fase istruttoria delle domande pervenute che comunque dovranno avere requisiti ben precisi. Si tratta sempre di tecnici che hanno una ben precisa preparazione e competenza, devono essere iscritti all’albo dei direttori di parchi. Quindi stiamo parlando di professionisti e credo che, con chiunque sarà scelto dal ministero, si possa stabilire un rapporto proficuo di lavoro".
Luca Filippi