Una nuova necropoli scoperta a Vetulonia

Eccezionale ritrovamento a Poggio Valli: un sepolcreto del VI secolo A.C. Rafanelli: "Individuato il processo di sviluppo della zona"

I lavori di scavo

I lavori di scavo

Castiglione (Grosseto), 18 gennaio 2023 - Nuova scoperta nell’antica città di Vetulonia: è stato individuato nei giorni scorsi un sepolcreto a Poggio Valli. La necropoli rappresenta una scoperta inedita in quanto non censita tra le evidenze archeologiche riportate e pubblicate nella Carta archeologica di Vetulonia da Doro Levi nel 1931.

La notizia, insieme a quella della redazione di nuova Carta archeologica, è stata ufficializzata dall’Amministrazione nel corso della videoconferenza realizzata durante il convegno annuale promosso dall’Archaeological Institute of America che si è svolto a New Orleans. "Abbiamo presentato agli addetti ai lavori di tutto il mondo – affermano soddisfatti il sindaco Elena Nappi e l’assessore al patrimonio Walter Massetti la nuova necropoli vetuloniese lungo il Poggio Valli precedentemente sconosciuta, che si pone in linea di continuità con le vicine necropoli villanoviane del Colle Baroncio e de Le Dupiane". "Nella nuova necropoli è ad oggi possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica (VII-VI sec. a.C.) – spiega il direttore scientifico del MuVet Simona Rafanelli – che conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio di accesso".

"La nuova Carta redatta – aggiungono sindaco e assessore – tiene conto dei mutamenti verificatisi sul territorio comunale in questo lungo periodo e delle integrazioni sostanziali da apportare, rese necessarie alla luce, da un lato, della scomparsa di numerosi monumenti funerari non più rintracciabili sul terreno e sovente ricoperti dal fitto manto della vegetazione della macchia mediterranea e, dall’altro, dalla scoperta di nuove strutture o anche di interi sepolcreti distribuiti lungo i versanti delle colline disposte intorno a quello ove sorge l’abitato medioevale e moderno di Vetulonia, che è sovrapposto a quello etrusco-romano, riportato in luce dal medico-archeologo Falchi alla fine dell’800".

La nuova carta nei soli ultimi quindici anni, ha conosciuto la rimessa in luce della maggiore unità abitativa residenziale, la Domus dei Dolia, nei resti della città antica di Vetulonia; la riscoperta, nel 2014, della prima tomba a circolo individuata e scavata da Falchi nel 1896, il Circolo del Duce, che, oggi visitabile, ha restituito alcuni fra i più ricchi corredi funerari principeschi dell’antico centro etrusco ma anche l’avvio, dal 2019, delle indagini a Badia Vecchia per trovare l’antica area portuale collegata alla città etrusca localizzata e la ripresa, dal 2021, lungo la via dei Sepolcri, a poca distanza dai tumuli regali della Pietrera e del Diavolino, nei cosiddetti Tumuli Gemelli.