REDAZIONE GROSSETO

Mostra di Pino Modica alla Pinacoteca di Follonica, un'esperienza fondamentale dell'arte relazionale

La Pinacoteca civica di Follonica ospita fino al 17 settembre le opere di Pino Modica, artista fondatore del Gruppo Piombino. Le sue opere sono metafore del nostro tempo, radicali, auratiche e riflessive. Una visione "altra" dei gesti e azioni apparentemente insignificanti.

Mostra di Pino Modica alla Pinacoteca di Follonica, un'esperienza fondamentale dell'arte relazionale

Fino al prossimo 17 settembre la Pinacoteca civica di Follonica ospiterà alcune opere di Pino Modica, artista piombinese tra i fondatori del Gruppo Piombino, cronologicamente il più recente sodalizio militante artistico formatosi in Italia, che ha costituito una delle prime esperienze artistiche nel campo dell’interazione inconsapevole in ambito urbano. Il Gruppo, attivo dal 1984 al 1991, costituisce un’esperienza fondamentale nel campo dell’interazione inconsapevole e anticipa quelle pratiche artistiche e quelle modalità operative che si affermarono dalla metà degli anni ’90 come Arte Relazionale. Le opere di Pino Modica sono principalmente oggetti di uso comune, che acquisiscono valore artistico e specifico al momento in cui i segni che vengono lasciati sul materiale vengono portati alla luce dall’artista. L’oggetto d’arte diviene perciò un luogo di dialogo, di confronto, dove quello che conta non è l’opera finale ma il processo con cui si giunge al prodotto artistico. "Il mio lavoro ha origine da tutte quelle azioni del vivere quotidiano che ognuno di noi compie in maniera più o meno automatica o ripetitiva – spiega l’artista – Le tracce conseguentemente derivate da quelle azioni, diventano la caratteristica determinante di uno spazio o di un ambiente. Le opere che nascono da questi frammenti di realtà sono la diretta conseguenza delle azioni che le hanno determinate, sono al di sopra di qualsiasi rappresentazione e si aprono a diversi livelli di lettura. Rendendo visibile il rovescio dello sguardo, sono metafore del nostro tempo, radicali, auratiche, riflessive ed evocative. Danno una visione "altra" di gesti e azioni apparentemente minimali o insignificanti".