
L'elicottero Pegaso a Piombino, sul porto, attende l'arrivo del sub
Follonica (Grosseto), 26 agosto 2021 - Ucciso dall'elica di un'imbarcazione. Si cercherà ora di capire perché e come sia morto Giorgio Chiovaro, 39 anni, sub che lavorava per un allevamento ittico di Civitavecchia che aveva vasche in mare anche al largo di Follonica, a due miglia dalla costa, a cavallo tra le province di Livorno e Grosseto. L'uomo, che lascia la moglie e un figlio, sarebbe stato colpito alla testa dall'elica di una barca e a nulla è valso l'allarme immediatamente lanciato dai colleghi. Si allevano spigole e orate nelle vasche dell'azienda, vasche sistemate in mare. E' lì che cresce il pesce che poi viene commercializzato.
Qualcosa però è andato storto e durante le operazioni di controllo delle vasche l'uomo è stato travolto. L'allarme dei colleghi ha attivato Guardia Costiera e 118. Una motovedetta ha raggiunto il luogo dell'incidente e ha poi portato l'uomo gravemente ferito sul porto di Piombino, dove attendevano le ambulanze della Misericordia di Piombino, i vigili del fuoco di supporto e un elicottero Pegaso. Ogni dispiegamento di mezzi di soccorso è però stato inutile. Il cuore di Giorgio Chiovaro aveva già cessato di battere quando è arrivato sulla banchina del porto.
E' l'ennesima morte sul lavoro in Toscana, stavolta in mare. Giorgio Chiovaro era originario di Palermo ma da tempo viveva a Donoratico, frazione di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. "Non ci sono parole, solo dolore", è quanto scrive sui social il sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini.
"Oggi un altro operatore subacqueo ha perso la vita in un impianto di itticoltura a Piombino - dice la deputata di Coraggio Italia, Maria Teresa Baldini - Non era lì per caso, stava svolgendo il suo lavoro. Un lavoro che non ha una chiara e univoca regolamentazione e sul quale ho già presentato da tempo in Parlamento una proposta di legge. Atteso che ogni Capitaneria di porto emana ordinanze a proprio piacimento, spesso in discordanze con altre, e senza tener conto della norma Uni 11366, unico strumento di Buona Pratica a livello nazionale, abbiamo la necessità di dare alle attività subacquee professionali una cornice normativa che tuteli i lavoratori e la loro sicurezza. Episodi del genere non devono più accadere".
"E' con estremo cordoglio - scrive in una nota il sindaco di Piombino Francesco Ferrari - che apprendiamo la notizia della morte di un giovane lavoratore avvenuta questa mattina mentre stava svolgendo le proprie mansioni intorno alle vasche di un impianto di itticoltura nel golfo di Follonica. In attesa di chiarezza su quanto accaduto, io e Sabrina Nigro, assessore al lavoro, esprimiamo le nostre piu' sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi affetti in questo momento di sofferenza". Ferrari ha poi aggiunto: "Ci troviamo purtroppo di fronte all'ennesimo incidente mortale sul lavoro; un dramma, quello delle morti bianche, che ancora continua a consumarsi e per il quale e' necessario costruire un serio dibattito sulla sicurezza".