Nel riquadro la vittima
Monte Argentario (Grosseto), 13 aprile 2023 – La risposta alle tante domande su come è morto Abdel Jabber Fernandez, 22 anni di origini venezuelane, dovrebbe arrivare venerdì dopo l’autopsia che verrà eseguita dall’equipe della medicina legale di Siena all’ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello, disposta dal sostituto procuratore Giampaolo Melchionna della Procura di Grosseto. Esame che precederà quello della perizia cinematica (che sarà fatta lunedì), disposta ancora dalla Procura per fugare ogni dubbio. In pratica verrà fatta una ricostruzione dell’incidente quello che ha causato. Viene fatta attraverso calcoli con all’ausilio della cinematica, quel ramo della fisica che si occupa di descrivere il moto dei corpi. La risultanza dunque consentirà di definire le relative responsabilità giuridiche di una o delle parti.
I due ragazzi stavano tornando verso casa dopo aver trascorso il sabato sera insieme ad altri amici e viaggiavano su uno scooter sulla strada che collega Terrarossa a Porto Ercole. Erano da poco passate per 4.30 di notte quando sono caduti e subito dopo sopraggiungesse un’auto sulla quale viaggiavano quattro ragazzi. Stando ad una prima ipotesi fatta dai carabinieri che hanno effettuato i rilievi, l’auto avrebbe travolto Amud Abdel Jabber Fernandez, 22 anni, di origini venezuelane, deceduto poi nonostante i tentativi di rianimazione del personale del "118". Diversa, però, la testimonianza resa dal conducente dell’auto (risultato negativo all’alcoltest) che ha detto di aver visto uno dei due ragazzi (23 anni, anche lui straniero, ricoverato ad Orbetello ma in condizioni non gravi) che tentava di rianimare l’amico e di aver urtato non il ragazzo, ma lo scooter che rimasto in mezzo alla carreggiata. La drammatica notizia della morte del giovane si è sparsa velocemente ed è stata accolta con grande commozione in tutto il comprensorio. Il giovane era infatti molto conosciuto in tutto il paese.