Moretti, virtuoso della scrittura amanuense e cultore della Divina Commedia

Marco Moretti, nato a Venezia nel 1942, è scomparso a 81 anni. Talentuoso calligrafo, ha trascritto a mano su pergamena la Divina Commedia, canto per canto, nella scrittura trecentesca. Purtroppo non ha completato l'opera.

Lunedi è scomparso, all’età di ottantuno anni, un personaggio che ha letteralmente lasciato il segno in Maremma: Marco Moretti. Nato a Venezia il 7 aprile 1942, Marco abitava a Roselle con la moglie Santina, e per trent’anni ha lavorato in banca. Nel corso del tempo sviluppa un talento speciale per la scrittura a mano, intesa come esempio virtuoso di bellezza calligrafica dal sapore antico e pregevole. Per questo, dopo la pensione, inizia a tenere corsi di calligrafia, insieme a Ettore De Tora, al Dopolavoro Ferrovieri di Grosseto. Colto, ironico e di un’intelligenza straordinaria, Moretti decide poi di avventurarsi in un’impresa ciclopica: riscrivere a mano su pergamena tutta la Divina Commedia, canto per canto, nella scrittura trecentesca e con i colori dell’epoca. Per questo viene addirittura invitato al programma Rai Uno Mattina. Lo scopo di questa scelta impegnativa artistica? Far riscoprire il capolavoro dantesco in una veste antica e pregevole. Purtroppo Moretti non ha fatto in tempo a completare, con la trascrizione del Paradiso, l’opera dantesca. Ma possiamo immaginare l’emozione con cui avrebbe scritto questi ultimi versi: "Già volgeva il mio disìo e ’l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa, l’Amor che move il sole e l’altre stelle".

Rossano Marzocchi