Monito di Venator "Riduzione del 25% dei dipendenti"

Una riduzione del 25% dei dipendenti, che adesso sono 270. Sono preoccupanti le parole di Simon Turner, amministratore delegato della multinazionale Venator, che ha portato scompiglio e preoccupazione tra i dipendenti. "La configurazione produttiva dell’impianto – ha detto – non è sostenibile economicamente. Entro tempi brevi dovremo effettuare una riduzione del 25% del personale". Ricordiamo che la maggior parte del personale dipendente è impiegato nell’estrazione del biossido di titanio. Sono circa 70 i dipendenti a rischio, dunque. L’ipotesi è quella della cassa integrazione a rotazione così come è successo durante il periodo della pandemia. ma il problema principale rimane lo stoccaggio del materiale che serve per dare continuità alla linea produttiva. Serve quindi l’individuazione di un sito di stoccaggio a lungo termine ma anche la soluzione tecnologica per ridurre la produzione degli scarti. Il rischio è lo stop alla produzione: per ogni chilo di materiale prodotto, infatti, bisogna considerare ben 7 chili di gesso, il materiale di scarto della lavorazione del biossido di titanio. E il sito di stoccaggio è esaurito.