"Mezzo Forte", start up migliore in Italia

L’impresa per la valorizzazione del patrimonio culturale è di Follonica e studia i progetti di realtà acustica. Gozzi: "Innovazione massima"

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Ha origini anche follonichesi la migliore start up per la valorizzazione in digitale del patrimonio storico-culturale italiano. Si tratta, infatti, di "Mezzo Forte", l’impresa fondata, tra gli altri, da Andrea Gozzi, musicologo, musicista, ricercatore per Tempo Reale e docente alla Laba di Firenze, che è stata proclamata vincitrice del contest lanciato dal Ministero della Cultura "Digital Library", tra oltre 3mila 300 imprese candidate. Un premio, che oltre al prestigioso riconoscimento consta anche a 10mila euro di finanziamento, e che i rappresentanti di Mezzo Forte hanno ritirato, qualche giorno fa, al Web Marketing Festival di Rimini, il più grande festival sull’innovazione digitale. "Un riconoscimento inaspettato – commenta Andrea Gozzi – che arriva dopo i primi tre anni di vita di Mezzo Forte: un periodo breve, caratterizzato da tante difficoltà, non ultima la pandemia, che però ci ha visto lavorare su progetti che hanno interessato l’Italia, la Francia e il Canada, e che hanno riscosso successo e interesse. Ci siamo resi conto, durante il Festival di Rimini, che le nostre attività sono del tutto nuove per il nostro Paese perché spesso per l’accessibilità digitale del patrimonio culturale viene sempre privilegiato l’occhio, mentre l’orecchio viene trascurato". Mezzo Forte lavora su progetti di realtà acustica aumentata e li mette a servizio di musei, spettacoli, concerti e visite guidate in un’ottica di innovazione. La start up, nata nel 2019, unisce le competenze di sound designer, ingegneri del suono, sviluppatori e ricercatori, musicisti, compositori e performer dall’esperienza pluriennale nel campo dell’audio 3D a servizio della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello storytelling. In provincia di Grosseto, Mezzo Forte ha creato l’audioguida in conduzione ossea per il Mubia, il parco delle Biancane di Monterotondo Marittimo, e il progetto "Acchiappafantasmi" a Follonica per il Teatro Fonderia Leopolda, per scoprire i suoni tipici nella storia di alcuni luoghi della città. "Abbiamo presentato in dettaglio – continua Gozzi – il sistema di percezione del suono attraverso le cuffie a conduzione ossea che sfrutta attuatori elettromagnetici per mettere in vibrazione le ossa del cranio, generando un suono che viene percepito direttamente dagli organi uditivi interni. In questo modo si crea un doppio sistema in cui l’ascoltatore percepisce sia i suoni dell’ambiente circostante, sia quelli artificiali, creando un continuum sonoro ricco e tridimensionale che rende l’esperienza dell’utente personalizzata, unica, aumentata".